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A “Cose Nostre” su Rai 1 la storia di Vincenzo Ceravolo

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La storia di Vincenzo Ceravolo, imprenditore ittico della provincia di Vibo Valentia, al centro della nuova puntata di “Cose Nostre” su Rai 1

La storia di Vincenzo Ceravolo, imprenditore ittico della provincia di Vibo Valentia: la ripropone “Cose Nostre” con Emilia Brandi, in onda lunedì 24 luglio, alle 23.30 su Rai 1. La Marenostro, che produce tonno in scatola, è un’azienda leader del settore, un fiore all’occhiello della produzione industriale calabrese.
Ma Ceravolo non è l’unico ad avere a cuore la propria azienda; nel suo territorio, infatti, agisce il potente clan Mancuso, un’organizzazione ai vertici del traffico internazionale di cocaina che ha il suo quartier generale nel paese di Limbadi, tanto che nell’aprile 2018 il consiglio comunale di Limbadi verrà nuovamente sciolto per infiltrazioni mafiose.
In questo contesto criminale, dove il mercato del pesce riscontra grande interesse nel clan Mancuso, Ceravolo è per anni vittima di estorsione da parte dell’esponente di spicco, Pantaleone Mancuso detto Luni Scarpuni. Ma nel 2001 l’imprenditore decide di denunciare il suo aguzzino, che viene arrestato, dando inizio ad una lunga battaglia giudiziaria che si conclude solo nel 2017 con l’assoluzione del boss.
Nel frattempo, per i continui attacchi subiti, la Marenostro ha dovuto dichiarare fallimento. Nonostante tutto Ceravolo non si arrende e continua ancora oggi la sua impari lotta contro il clan di Limbadi.
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