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A Limbadi è necessario l’esercito per ripristinare la tranquillità popolare

A sostenerlo è Francesco Vescio vice coordinatore di Azione Identitaria Calabria.

Davvero grave quanto denuncia il vicesindaco di Limbadi riguardo ad una situazione ormai insostenibile ed ingestibile nella cittadina in provincia di Vibo Valentia, i cui abitanti da un po’ di tempo sono praticamente ostaggio di un gruppo di immigrati romeni i quali hanno trasformato le strade e le piazze locali in un’autentica zona franca dove vige l’illegalità.

Tutto questo, oltre che mettere in serio pericolo l’incolumità dei cittadini di Limbadi, costringe gli stessi a subire sempre più spesso furti nelle loro abitazioni e vere e proprie scorribande, simili a quelle che compivano i saraceni nei secoli passati, che si verificano nelle zone di campagna.

Uno scenario surreale che viene difficile accettare soprattutto se si ha consapevolezza delle oggettive difficoltà che si ritrova ad affrontare sia la polizia municipale, “forte” di un solo uomo, che i Carabinieri. Ritengo pertanto tutto questo inaccettabile e prima che la situazione possa degenerare e quindi sfociare in qualche conflitto tra autoctoni ed immigrati chiedo l’intervento delle Istituzioni preposte.

Rivolgo un appello al prefetto di Vibo Valentia, dr. Carmelo Casabona, affinché attivi tutte quelle procedure atte a garantire la sicurezza dei cittadini ed al ripristino dell’ordine, inviando, eventualmente e vista l’urgenza, reparti dell’Esercito per il controllo del territorio, cosicché, con le Forze di Polizia impegnate, si proceda ad identificare questi immigrati e, ove necessiti, proseguendo al rilascio del foglio di via ed allo sgombero degli stabili popolari abusivamente occupati dagli stessi.

Con l’auspicio che nel più breve tempo possibile la situazione ritorni alla normalità.

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