Nintedanib efficace per interstiziopatia polmonare associata a sclerosi sistemica


Interstiziopatia polmonare associata a sclerosi sistemica: i risultati di un nuovo studio confermano la sicurezza di nintedanib fino a 3 anni

nichel polmoni mepolizumab

Dati provenienti dallo studio di estensione SENSCIS-ON sull’impiego di nintedaniib in pazienti con interstiziopatia polmonare associata a sclerosi sistemica, presentati nel corso del Congresso annuale di Reumatologia CCR East, tenutosi in Florida (Usa) hanno mostrato che un trattamento prolungato con il farmaco anti-fibrotico ≥3 anni non solo non è risultato associato all’insorgenza di eventi avversi gravi ma che è stato possibile anche ridurre la posologia, mantenendo al contempo la buona gestione della FVC.

I dati di SENSCIS-ON, quindi, hanno documentato che il profilo di sicurezza di nintedanib a 148 settimane è coerente con quello osservato nello studio originator SENSCIS a 52 settimane, suffragando l’impiego a lungo termine del farmaco per la SSc-ILD.

Lo studio in breve
Disegno dello studio
Con questo studio di estensione in aperto, gli sperimentatori si sono proposti di esaminare ulteriormente gli eventi avversi e il declino di FVC nei pazienti con SSc-ILD trattati con il farmaco per un periodo di alcuni anni.
Lo studio originale di 52 settimane aveva dimostrato che il trattamento per os con nintedanib 150 mg due volte al giorno era risultati associato ad un miglioramento del 44%, o di 40,9 mL, della variazione annuale aggiustata della FVC rispetto al placebo (-52,4 ml vs -93,3 ml).

Lo studio di estensione SENSCIS-ON comprendeva i partecipanti allo studio originale che avevano completato il regime di ≥52 settimane, più i partecipanti ad uno studio di interazione farmaco-farmaco (DDI) di nintedanib e contraccezione orale; quest’ultimo studio comprendeva pazienti di sesso femminile con SSc-ILD che erano state trattate con nintedanib per ≥14-28 giorni.

I ricercatori hanno valutato gli eventi avversi e le variazioni di FVC dal basale a ≤148 settimane tra i 197 pazienti che erano stati trattati con nintedanib nello studio SENSCIS, così come nei 247 pazienti originariamente randomizzati a placebo nel trial originator o erano state sottoposte a trattamento con il farmaco nello studio DDI.

La FVC media al basale era di 2379 mL (70,4% del valore predetto) nel braccio di trattamento ininterrotto con nintedanib, e di 2443 mL (70,8% del valore predetto) nel braccio di trattamento che aveva iniziato la terapia con il farmaco.

Risultati principali
I ricercatori hanno osservato che il 64% e il 50,6% dei pazienti dei due bracci dello studio erano ancora in trattamento a 148 settimane, rispettivamente.
Dall’analisi di safety è emerso che gli eventi avversi significativi in ciascun braccio di trattamento erano rappresentati, tra gli altri, da diarrea (77,2% e 74,1%, rispettivamente), nausea (21,8% e 29,6%, rispettivamente) e ulcere cutanee (24,4% e 21,9%, rispettivamente).

Circa un terzo (38,6% e 38,5%) dei pazienti ha riportato un evento avverso grave; inoltre, il 14,7% e il 29,1% dei pazienti dei due bracci di trattamento, rispettivamente, ha riportato un evento avverso che ha portato all’interruzione del trattamento.

I ricercatori hanno anche osservato che il 26,9% e il 59,9% dei pazienti, rispettivamente, è stato in grado di raggiungere una riduzione della dose ≥1 volta entro 148 settimane; un altro 36,5% e 53,0% di pazienti, invece, è stato in grado di interrompere il trattamento almeno una volta.

La variazione media di FVC dal basale alla settimana 148 è stata rispettivamente di -189,1 mL nel braccio di trattamento ininterrotto con nintedanib  e di -126,4 mL nel braccio di trattamento con nintedanib iniziato nella fase di estensione.

Riassumendo
Nel commentare i risultati, i ricercatori hanno sottolineato l’importanza della scelta di FVC come miglior endpoint surrogato nella valutazione della funzione polmonare complessiva, corrispondente a quanto si osserva nella Tac toracica – e, quindi, alla sopravvivenza.

Con ciò hanno ribadito che la SSc-ILD è una malattia orfana e che sarebbe difficile progettare uno studio sulla mortalità.

“Il profilo di sicurezza di nintedanib nelle 148 settimane di SENSCIS-ON è stato coerente con quello riportato nello studio SENSCIS, caratterizzato principalmente da eventi gastrointestinali gestibili dalla maggior parte dei pazienti – hanno scritto i ricercatori nell’abstract di presentazione del lavoro al Congresso”.

“Questi risultati – concludono – supportano il potenziale impiego di nintedanib nel trattamento a lungo termine dei pazienti con SSc-ILD”.

Bibliografia
Allanore Y et al. Continued Treatment with Nintedanib in Patients with Systemic Sclerosis-Associated Interstitial Lung Disease: Three-Year Data from SENSCIS-ON. Paper presented at: Congress of Clinical Rheumatology (CCR) East 2023 Annual Meeting. Destin, FL. May 4 – 7, 2023.