Violenze in Francia: oltre 600 persone fermate dalla polizia


Disordini in Francia dopo l’uccisione di un diciassettenne alla guida di un’automobile, il governo: “Oltre 600 fermi, violenze ingiustificabili”

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“Atti intollerabili e ingiustificabili”: la prima ministra Elisabeth Borne ha definito in questi termini oggi i disordini in corso da tre giorni in più città e regioni della Francia. Le dichiarazioni sono state rilasciate dopo un incontro del gabinetto di governo nella residenza ufficiale dell’Hotel de Matignon, a Parigi. Secondo il ministro dell’Interno Gerald Darmanin, agenti di polizia, gendarmi e vigili del fuoco hanno effettuato almeno 667 fermi.

LA MORTE DEL 17ENNE

I disordini sono cominciati dopo l’uccisione a Nanterre, alla periferia di Parigi, di un diciassettenne alla guida di un’automobile. Il giovane, con origini algerine, non avrebbe obbedito a una richiesta di stop degli agenti. Uno dei poliziotti ha allora aperto il fuoco, uccidendo il giovane.