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I Maya e la terra di Doggerland ad “Apocalissi del passato” su Rai Storia

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In prima serata su Rai Storia tornano le Apocalissi del passato di “a.C.d.C.” con la scomparsa dei Maya e la terra sommersa di Doggerland

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Tra il 250 e il 900 d.C. la civiltà Maya fiorisce nel centro America, sfruttando le avanzate conoscenze matematiche e astronomiche per realizzare imponenti centri urbani e una complessa organizzazione sociale. Ma a partire dall’ottavo secolo un rapido declino e l’abbandono delle grandi città segnano la fine di quella civiltà. Una parabola raccontata da “Apocalissi del passato”, in onda giovedì 22 giugno alle 21.10 su Rai Storia per “a.C.d.C.”, con il professor Alessandro Barbero. L’archeologia è ancora alla ricerca di una spiegazione esauriente dello spettacolare crollo dei Maya.

A seguire, alle 22.10, si torna a ottomila anni fa, quando una terra fertile e rigogliosa univa le Isole Britanniche all’Europa continentale: un Eden dell’età della pietra, cancellato da un evento devastante. Un’antica ipotesi trova conferma grazie alle nuove tecnologie e il fondale del Mare del Nord svela i suoi segreti agli archeologi: nell’età della pietra una porzione di terra collegava l’Europa continentale alle Isole Britanniche, un paradiso abitato da un’abbondante selvaggina e da società umane di cacciatori-raccoglitori. La ricerca archeologica ha ricostruito le pratiche di vita in questo Eden del Mesolitico, sepolto sotto le onde del mare da quasi ottomila anni.

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