Gonartrosi può essere predittiva dell’artrosi della mano


In pazienti con gonartrosi o a rischio di malattia del ginocchio, l’età avanzata è risultata fortemente associata a un aumento dell’artrosi della mano

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In pazienti con gonartrosi o a rischio di malattia del ginocchio, l’età avanzata è risultata fortemente associata as un aumento da tre a cinque volte dell’OA della mano, con interazioni significative tra età, sesso ed etnia.
Lo dimostrano i risultati di uno studio pubblicato su Arthritis & Rheumatology.

Disegno dello studio
Per analizzare la prevalenza, l’incidenza e la progressione dell’OA radiografica e sintomatica della mano, nonché le differenze tra i fattori di rischio legati all’età, al sesso e alla razza, i ricercatori hanno esaminato i dati dell’Osteoarthritis Initiative (OAI), uno studio di coorte multicentrico su 4.796 adulti con OA sintomatica del ginocchio o a rischio di tale patologia. I ricercatori hanno incluso 3.588 partecipanti all’OAI con radiografie della mano disponibili al basale e al follow-up di 48 mesi.

E’ stata condotta, quindi, un valutazione dell’OA della mano radiografica e sintomatica al basale e a 4 anni per stimare l’incidenza della malattia.

Risultati principali
Dall’analisi dei dati è emerso che la prevalenza dell’OA radiografica era pari al 41,4%, mentre quella dell’OA sintomatica della mano era pari al 12,4%. Inoltre, l’incidenza nell’arco di 4 anni è stata del 5,6% per l’OA radiografica e del 16,9% per l’OA sintomatica della mano. In totale, il 27,3% dei partecipanti inclusi ha mostrato una progressione dell’OA nell’arco di 48 mesi.

I ricercatori hanno documentato l’esistenza di interazioni significative tra età e sesso di appartenenza e tra età, sesso ed etnia nei risultati da loro prodotti, con una prevalenza e incidenza di OA della mano particolarmente rilevanti nei pazienti di età più avanzata e nelle donne, e l’esistenza una forte relazione inversa tra i pazienti di etnia Afro-americana e la prevalenza di OA della mano radiografica e sintomatica, l’incidenza di OA della mano sintomatica e la progressione di OA della mano radiografica rispetto ai pazienti di etnia Caucasica.

E’ stata rilevata anche l’esistenza di differenze complesse in base all’età, al sesso e all’etnia, con il sesso maschile e femminile associati ad un aumento della prevalenza dell’OA della mano con l’età. Tuttavia, la prevalenza ha raggiunto il picco all’età di 55-65 anni con il sesso femminile. Inoltre, il sesso femminile è risultato associato ad un maggior numero di eventi di OA sintomatica della mano, rispetto al sesso maschile, ma solo a tassi non significativi di incidenza di OA radiografica della mano. Il sesso femminile, inoltre, è risultato associato anche ad una maggiore frequenza di malattia dell’articolazione interfalangea distale (DIP), mentre il sesso maschile era legato ad una maggiore frequenza di OA dell’articolazione metacarpale.

I pazienti di etnia Afro-americana hanno presentato OA della mano con minor frequenza rispetto a quelli di etnia Caucasica.

Inoltre, tra i pazienti di etnia Afro-americana, il sesso maschile è risultato associato ad una maggiore frequenza di OA della mano rispetto al sesso femminile in età meno avanzata.

Riassumendo
“I nostri risultati, secondo cui l’OA del ginocchio predice l’OA della mano, le differenze osservate in base al sesso e all’etnia di appartenenza e la forte associazione con l’invecchiamento suggeriscono un’eziologia non meccanica per l’OA della mano, in particolare nelle articolazioni DIP, come ad esempio alterazioni delle vie metaboliche, fattori genetici o epigenetici – scrivono i ricercatori nelle conclusioni del lavoro -. L’invecchiamento patologico, associato allo stress ossidativo cronico e a bassi livelli cronici di infiammazione, può svolgere un ruolo importante nello sviluppo dell’OA della mano”.

“Questi risultati – aggiungono – sono in linea con osservazioni precedentemente condotte dal nostro gruppo di ricerca che hanno dimostrato l’esistenza di un’associazione tra la riduzione della lunghezza dei telomeri, nota come misura dell’invecchiamento patologico, e l’OA radiografica della mano”.

“Pertanto – concludono – alla luce di questi risultati, sarebbe auspicabile la messa a punto di un nuovo studio finalizzato ad approfondire le conoscenze sulle vie pato-meccaniche alla base dell’OA della mano”.

Bibliografia
Eaton CB et al. Prevalence, Incidence, and Progression of Radiographic and Symptomatic Hand Osteoarthritis: The Osteoarthritis Initiative. Arthritis Rheumatol. 2023  doi: 10.1002/art.42076.
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