Exagora: il CD costa 1000 euro, come un giorno in carcere


Disponibile a un prezzo provocatorio la versione fisica in cd con 4 brani inediti di “Exagora”, il primo EP dell’omonimo collettivo che ha sede a Milano

exagora

È disponibile la versione fisica in cd con 4 brani inediti di “Exagora”, il primo EP uscito a fine 2022 dell’omonimo collettivo che ha sede a Milano ed è prodotto da Attitude Recordz, etichetta discografica con una vocazione al sociale. Insieme al cd esce anche il repack digitale.

Attitude Recordz, etichetta discografica fondata nel 2020 da Matteo, Yassa e Bongi, tre ragazzi che, oltre alla passione per il rap, condividono un trascorso personale difficile, ha tra i suoi principali obiettivi quello di dare un’alternativa tramite la musica ai giovani che sono passati dal carcere, dalle comunità penali o psichiatriche, dalla tossicomania, da situazioni di disagio e violenza e che sanno cosa sia la povertà assoluta.

Il cd è disponibile al costo di 1000 euro, una scelta chiaramente provocatoria dovuta al fatto che ogni giorno in carcere di un singolo detenuto costa più o meno la stessa cifra e questo ricade su tutta la società.

I fondatori di Attitude Recordz spiegano così questa iniziativa: “Mai come in questo periodo storico abbiamo visto crescere il fenomeno di imitazione, scimmiottamento se non emulazione del personaggio criminale e, anche se è chiaro che le responsabilità si stratificano a livelli distinti, non vogliamo comportarci come quelle case discografiche che sostengono e finanziano l’immaginario legato al crimine. I nostri artisti scrivono anche testi di ‘gangsta rap’, testimonianze di vita vissuta, ma noi lavoriamo quotidianamente a stretto contatto con adolescenti e adulti ai margini, che provengono da situazioni di disagio, quindi ci preme testimoniare quello che non si racconta a sufficienza, ossia che i criminali possono finire in carcere, un posto dove si soffre, ci si suicida, non è possibile coltivare gli affetti e si subisce ogni giorno il trattamento della violenza e della prevaricazione. In base alle nostre esperienze riteniamo fuorviante l’immaginario del delinquente ricco e realizzato, spammato agli adolescenti negli ultimi anni dalla discografia tramite grossi investimenti. Anche per questo essere un’etichetta discografica a vocazione sociale viene percepito come una cosa ‘poco cool’ ma noi vogliamo far sapere che la giornata di un detenuto in carcere ha un costo sociale (in termini di sicurezza e di sofferenza) più alto di 1000 euro. Se la collettività e se i fan del rap sono disposti a dare milioni di ascolti a chi foraggia la costruzione di modelli di vita devianti senza sensibilizzare sulle conseguenze, devono anche rendersi conto che stanno alimentando indirettamente l’industria penale, che poi produce (spesso) persone schiacciate da quello stesso modello fuorviante. Noi vogliamo contribuire a far distinguere la cifra artistica e visiva di un rapper dalla vita reale. Quindi proponiamo un’alternativa: quei 1000 euro quotidiani per ogni detenuto (sprecati, nel caso tornasse a compiere reati o si rifacesse a modelli devianti) possono sovvenzionare chi, suo malgrado, conosce bene il carcere e fa di tutto, sempre tramite il rap, per costruire percorsi di vita sostenibili e non ricadere nell’illegalità, da cui vogliamo emanciparci. 1000 euro per una copia di ‘Exagora’, quindi, rappresentano molto di più di un singolo CD”.

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