Site icon Corriere Nazionale

Osteoporosi: bene desametasone dopo trattamento con zoledronato

La terapia ormonale sostitutiva con estrogeni potrebbe rappresentare un potenziale trattamento preventivo per la capsulite adesiva nelle donne in menopausa

Un ciclo di 3 giorni di desametasone è in grado di ridurre in modo sostanziale la risposta di fase acuta (APR) dopo l’infusione del bisfosfonato

Zoledronato è un potente bisfosfonato somministrato per via endovenosa, efficace nella gestione dell’osteoporosi, della malattia di Paget e degli eventi correlati allo scheletro nelle neoplasie. Il suo effetto avverso più frequente, però, è la risposta di fase acuta (APR), una reazione infiammatoria caratterizzata da febbre, dolore muscoloscheletrico, cefalea e nausea.

Uno studio recentemente pubblicato su JBMR ha dimostrato che un ciclo di 3 giorni di desametasone è in grado di ridurre in modo sostanziale l’APR dopo l’infusione del bisfosfonato.

Lo studio in breve
Disegno
L’obiettivo di questo studio randomizzato, controllato con placebo e in doppio cieco, è stato quello di analizzare l’efficacia di un ciclo di tre giorni di desametasone 4 mg/die nel ridurre l’incidenza di APR.

I partecipanti (n = 60) al trial sono stati randomizzati a trattamento con 4 mg di desametasone orale 1,5 ore prima dello zoledronato e una volta al giorno per i 2 giorni successivi, oppure a trattamento con placebo. E’ stata misurata la temperatura orale al basale e tre volte al giorno nei 3 giorni successivi, insieme alla somministrazione di questionari di valutazione dei sintomi dell’APR. I ricercatori hanno registrato l’eventuale impiego di farmaci antinfiammatori nei 3 giorni successivi allo zoledronato.

L’outcome primario era rappresentato dalla variazione della temperatura rispetto al basale.

Risultati principali
I ricercatori hanno documentato l’esistenza di una differenza significativa dell’outcome primario tra i gruppi desametasone e placebo (p < 0,0001), con una diminuzione media della temperatura di 0,10°C (IC95%: -0,34, 0,14) nel gruppo desametasone rispetto ad un aumento medio della temperatura di 0,84°C (IC95%: 0,53-1,16) nel gruppo placebo la sera successiva alla somministrazione di zoledronato.

E’ stata osservata anche una differenza tra i due gruppi nel tempo relativa al punteggio dei sintomi correlati all’APR nel tempo tra i due gruppi (p = 0,0005), con una variazione mediana del punteggio dei sintomi nel gruppo desametasone 1 giorno dopo lo zoledronato pari a 0 (IC95%: 0-1) rispetto a 3 (IC95%: 0-5) nel gruppo placebo.

Da ultimo, è stato rilevato un aumento della temperatura ≥1°C fino ad una temperatura >37,5° in due dei 30 pazienti (6,7%) trattati con desametasone rispetto a 14 dei 30 partecipanti (46,7%) del gruppo placebo (p = 0,0005).

Bibliografia
Murdoch R et al. Effect of a Three-Day Course of Dexamethasone on Acute Phase Response Following Treatment With Zoledronate: A Randomized Controlled Trial. J Bone Miner Res. 2023 Mar 27. doi: 10.1002/jbmr.4802. Epub ahead of print. PMID: 36970850.
Leggi

Exit mobile version