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Dermatite atopica: il nuovo agente sperimentale LEO 138559 efficace

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Nei pazienti adulti con dermatite atopica da moderata a grave, benefici con il nuovo agente sperimentale LEO 138559 che blocca il recettore dell’interleuchina-22

Nei pazienti adulti con dermatite atopica da moderata a grave, il nuovo agente sperimentale LEO 138559 che blocca il recettore dell’interleuchina-22 ha soddisfatto diversi endpoint di riduzione della gravità della malattia in uno studio di fase IIa, i cui risultati sono stati presentati al congresso 2023 dell’American Academy of Dermatology (AAD).

LEO 138559 è un anticorpo monoclonale sperimentale attualmente in fase II di sviluppo per il trattamento della dermatite atopica da moderata a grave, che blocca la subunità alfa 1 del recettore dell’interleuchina-22 (IL-22RA1) inibendo così l’effetto della citochina, presente a livelli elevati nei pazienti con eczema. L’agente inibisce potenzialmente in una certa misura anche gli effetti delle citochine IL-20 e IL-24, una capacità ancora da approfondire.

Raggiunti diversi endpoint di riduzione della gravità dell’eczema
L’obiettivo dello studio di fase IIa, randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo e multicentrico, era valutare l’efficacia e la sicurezza del nuovo farmaco sperimentale in pazienti adulti con dermatite atopica da moderata a grave. I 58 partecipanti arruolati sono stati randomizzati in rapporto 1:1 a ricevere LEO 138559 alla dose di 450 mg ogni due settimane o placebo tramite iniezioni sottocutanee per un totale di 16 settimane.

L’endpoint primario era la variazione del punteggio EASI (Eczema Area Severity Index) dal basale alla settimana 16. Altri endpoint includevano la percentuale di pazienti con un miglioramento dell’EASI di almeno il 75% (EASI-75), di almeno il 90% (EASI 90) e del 100% (EASI 100) e che raggiungeva un punteggio di 0/1 (pelle libera o quasi libera da lesioni) nella validated Investigator Global Assessment scale for Atopic Dermatitis (vIGA-AD).

Il trattamento ha evidenziato un miglioramento significativo rispetto al placebo nell’endpoint primario di variazione del punteggio EASI rispetto al basale (-15,3 vs -3,5) e il conseguimento di altri endpoint, in particolare una maggiore percentuale di pazienti rispetto al placebo con risposta EASI 75 (41,6% vs 13,7%), EASI 90 (30,8% vs 3,5%), EASI 100 (20,9% vs 0%) e punteggio vIGA-AD di 0/1 (27,3% vs 7,0%).

Il farmaco ha dimostrato un favorevole profilo di sicurezza. Gli eventi avversi più frequentemente riportati nel braccio attivo rispetto al placebo sono stati Covid-19 (13,8% vs 6,9%), dermatite atopica (13,8% vs 13,8%) e infezioni del tratto respiratorio superiore (3,4% vs 10,3%).

«Questi risultati sono promettenti, in quanto dimostrano per la prima volta i potenziali benefici del targeting del recettore della IL-22, che è una nuova modalità di azione» ha affermato Diamant Thaci, responsabile dell’Institute and Comprehensive Center for Inflammation Medicine della University of Lübeck, in Germania, e ricercatore/coordinatore internazionale per lo studio. «I pazienti con dermatite atopica da moderata a grave devono ancora affrontare numerose esigenze insoddisfatte e accogliamo con favore qualsiasi nuovo progresso che potrebbe fornirci ulteriori opzioni per aiutarli».

LEO 138559 è stato sviluppato congiuntamente da LEO Pharma e argenx BV nell’ambito di un’opzione esclusiva e di un accordo di ricerca. LEO Pharma ha ottenuto la licenza per l’agente sperimentale nel 2022 e ora si occupa dello sviluppo clinico e della futura commercializzazione per i disturbi infiammatori della pelle, come la dermatite atopica.

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