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Donazione di sangue e alimentazione: i consigli dell’esperto

Donazione sangue: le Linee di indirizzo nazionali a supporto della rete trasfusionale contengono indicazioni aggiornate anche dopo la fine della pandemia

La rubrica #DonatorInformati di AVIS spiega quali comportamenti seguire a tavola, in particolare prima e dopo aver effettuato la donazione di sangue

Quando ci chiediamo quale sia il rapporto tra donazione e alimentazione intendiamo capire se esista un regime alimentare specifico e dei cibi da escludere dalla propria tavola. Per i donatori non esiste una dieta ad hoc, l’alimentazione corretta è quella che vale per tutti i cittadini. Per donare occorre essere in buona salute e questo passa per una dieta bilanciata.

Che cosa mangiare prima di donare?

La sera prima è consigliabile preparare una cena leggera, prediligendo pietanze poco elaborate.

È meglio non assumere latticini e formaggi, uova, carni troppo lavorate e insaccati. Si tratta di alimenti che possono aumentare la concentrazione lipidica nel sangue e quindi compromettere la nostra donazione. Per quanto riguarda, invece, la colazione del giorno della donazione si potrà optare per spremuta, frutta, tè o caffè, pane e fette biscottate, limitando il più possibile l’assunzione di zuccheri.

È possibile bere durante la donazione?

È assolutamente consigliabile assumere acqua o succhi di frutta per reintegrare i liquidi.

Che cosa è opportuno mangiare dopo aver donato?

È importante assumere cibi ad alto contenuto di acqua e facilmente assimilabili come frutta, verdura, zuppe e minestre. Fondamentale è anche l’assunzione di alimenti ricchi di ferro come la carne, i legumi e le verdure a foglia verde crude come la rucola.

Un’alimentazione eccessiva induce l’organismo a richiamare una notevole quantità di sangue verso lo stomaco per favorire la digestione: questo potrebbe causare mal di testa, vertigini e nausea.

Se una persona beve alcolici può donare?

È sconsigliabile assumere bevande alcoliche prima e dopo la donazione perché favoriscono la disidratazione, l’abbassamento della pressione e compromettono la qualità del sangue. In generale è opportuno bere con moderazione perché l’abuso compromette la donazione stessa.

Se una persona è celiaca può donare?

Come specificato nell’allegato III del decreto del 2 novembre 2015, una persona celiaca può donare purché segua attentamente una dieta priva di glutine.

Le persone vegane possono donare?

Non esistono controindicazioni tra la dieta vegana e la donazione. Occorre però stare attenti ai valori di ferro e vitamina B12, che in ogni caso possono essere mantenuti ai livelli corretti attraverso degli integratori facilmente reperibili in commercio.

Chi ha il diabete può donare?

La persona diabetica può donare purché la sua condizione sia compensata dai farmaci e non assuma insulina. Questa indicazione è contenuta nell’allegato III del decreto del 2 novembre 2015.

Chi ha i livelli elevati di colesterolo può donare?

Al di sotto dei 300 mg/dl la donazione può essere consentita. Qualora il livello fosse ancora più alto si potrebbe andare incontro a una sospensione momentanea finché la condizione non rientri nei parametri accettati. A tale proposito si ricorda che una concentrazione di colesterolo al di sotto dei 200 mg/dl aiuta a prevenire l’insorgenza di problemi cardiovascolari.

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N.B.: questi pareri, a meno che non sia indicata la specifica normativa di riferimento, non hanno valenza di consulto medico e non possono sostituire il colloquio, la visita e la valutazione medica dei donatori

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