Diabete in età adulta legato all’obesità durante l’infanzia


L’obesità infantile è un fattore di rischio per quattro dei cinque sottotipi di diabete dell’adulto, sottolineando l’importanza del controllo del peso dei bimbi

obesità infantile

L’obesità infantile è un fattore di rischio per quattro dei cinque sottotipi di diabete dell’adulto, sottolineando l’importanza del controllo del peso durante l’infanzia. Sono le conclusioni di uno studio pubblicato sulla rivista Diabetologia condotto in collaborazione tra il Karolinska Institutet di Stoccolma, l’Università di Bristol in UK e la Sun Yat-Sen University in Cina.

«Abbiamo scoperto che i bambini con una corporatura più grande della media hanno un rischio più elevato di sviluppare quasi tutti i sottotipi di diabete a insorgenza in età adulta, ad eccezione del sottotipo lieve correlato all’età» ha affermato l’autrice principale Yuxia Wei, una studentessa del Karolinska Institutet. «Ne consegue che è importante prevenire il sovrappeso/obesità nei bambini ed è importante che i pazienti pediatrici sovrappeso/obesi perdano peso». Ha però riconosciuto che lo studio non ha valutato se effettivamente la perdita di peso durante l’infanzia impedirebbe l’insorgenza del diabete a esordio in età adulta.

Analisi genetica per valutare l’associazione
Lo studio ha utilizzato la randomizzazione mendeliana con dati provenienti da studi di associazione su tutto il genoma (GWAS) dell’obesità infantile e dei cinque sottotipi di diabete a insorgenza nell’adulto: diabete autoimmune latente negli adulti (LADA, un proxy per un grave diabete autoimmune), diabete insulino-deficiente severo (SIDD), diabete insulino-resistente grave (SIRD), diabete correlato all’obesità di grado lieve (MOD) e diabete correlato all’età di grado lieve (MARD).

Per individuare le variazioni genetiche associate all’obesità sono state considerate le statistiche di un studio GWAS su oltre 450mila soggetti europei che hanno auto-dichiarato le dimensioni del corpo all’età di 10 anni nello studio UK Biobank. Dopo l’aggiustamento per sesso, età al basale, tipo di matrice di genotipizzazione e mese di nascita, sono stati identificati 295 polimorfismi a singolo nucleotide (SNP) indipendenti per le dimensioni del corpo nell’infanzia.

I ricercatori hanno utilizzato anche i dati di due GWAS su adulti europei con diabete di nuova diagnosi, o senza diabete, per identificare i polimorfismi a singolo nucleotide in 8.581 soggetti con LADA, 3.937 con SIDD, 3.874 con SIRD, 4.118 con MOD e 5.605 con MARD.

Hanno quindi usato la risonanza magnetica per valutare l’associazione delle dimensioni corporee dell’infanzia predette geneticamente con i diversi sottotipi di diabete. «La risonanza magnetica è una tecnica piuttosto nuova ma comunemente usata e consolidata, che utilizza informazioni genetiche per studiare il nesso causale tra un fattore di rischio ambientale e una malattia, tenendo conto dell’influenza di altri fattori di rischio» ha spiegato Wei.

Associazione causale tra obesità infantile e diabete in età adulta
L’analisi ha mostrato che, ad eccezione del MARD, tutti gli altri sottotipi di diabete a esordio in età adulta erano associati in modo causale all’obesità infantile, con un rapporto di probabilità (odds ratio, OR) di 1,62 per LADA, 2,11 per SIDD, 2,76 per SIRD e 7,30 per MOD. Tuttavia è stata identificata una correlazione genetica tra obesità infantile e diabete a insorgenza in età adulta solo per il sottotipo MOD.

«La debole correlazione genetica tra obesità infantile e diabete adulto indica che i geni che promuovono l’adiposità infantile sono in gran parte distinti da quelli che promuovono il diabete durante l’età adulta» hanno osservato gli autori.

«I risultati indicano che le dimensioni del corpo dell’infanzia e il MOD possono condividere alcune mutazioni genetiche ha aggiunto Wei. «Vale a dire che alcuni geni possono influenzare contemporaneamente le dimensioni del corpo dell’infanzia e il sottotipo MOD, ma i geni condivisi dimostrano l’effetto causale dell’obesità infantile sul MOD». L’effetto causale è stato dimostrato attraverso l’analisi alla risonanza magnetica.

Hanno inoltre fatto presente che, se è previsto il legame tra la dimensione corporea dell’infanzia e il SIRD, dati gli effetti avversi dell’adiposità sulla sensibilità all’insulina, l’OR più piccolo per SIRD rispetto a MOD suggerisce che gli effetti non correlati all’obesità e/o non genetici possono essere i principali fattori alla base dello sviluppo del SIRD.

Riguardo a come le dimensioni del corpo nell’infanzia potrebbero influenzare i sottotipi di diabete caratterizzati da autoimmunità (LADA) o ridotta secrezione di insulina (SIDD), Wei ha ipotizzato che «l’eccesso di grasso intorno al pancreas può influenzare la secrezione di insulina e che anche la ridotta secrezione di insulina è un problema importante per il LADA».

La genetica spiega solo in parte i risultati
Un’altra teoria prende in considerazione la memoria metabolica, ha suggerito Jordi Merino dell’Università di Copenaghen e dell’Università di Harvard, Boston, non coinvolto nella ricerca. «Essere esposti all’obesità durante l’infanzia farà sì che l’organismo produca più insulina/risposte immunitarie aberranti più avanti nella vita».

Secondo Merino, nel complesso i risultati dello studio mettono in evidenza l’effetto lungo e duraturo dell’adiposità precoce e delle alterazioni metaboliche su diverse forme di diabete a insorgenza in età adulta. Ha aggiunto che «questa è la prima evidenza che l’adiposità infantile non è solo legata al più tradizionale sottotipo di diabete conseguenza di una maggiore insulino-resistenza, ma anche a sottotipi guidati da autoimmunità o alterata secrezione di insulina.

Ha spiegato che la genetica guida l’aumento del rischio di diabete in modo solo parziale e che ancora non si sa molto su altri fattori che interagiscono con la genetica, ma i risultati di questa analisi di randomizzazione mendeliana suggeriscono che l’obesità infantile è un fattore causale per tutti i sottotipi di diabete a insorgenza nell’adulto. Pertanto identificare i fattori causali invece dei fattori associativi è fondamentale per implementare strategie preventive e terapeutiche più mirate.

Referenze

Wei Y et al. Childhood adiposity and novel subtypes of adult-onset diabetes: a Mendelian randomisation and genome-wide genetic correlation study. Diabetologia (2023).

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