Giocattoli: arriva la Barbie con la sindrome di Down


Mattel presenta la prima Barbie con la sindrome di Down. Sui social i commenti entusiasti degli utenti, ma c’è anche qualcuno che non è d’accordo

barbie sindrome di down

È bella, bionda, sorridente e ha la sindrome di Down. È la nuovissima bambola Barbie che, in collaborazione con la National Down Syndrome Society, è stata progettata ponendo l’inclusività al centro di ogni scelta della Mattel.​ “Con una struttura più corta, un viso più rotondo, lineamenti più piccoli e palmi con una sola linea, questa bambola presenta una nuova forma e dettagli che illustrano le caratteristiche comuni delle ragazze con sindrome di Down– si legge sulla pagina ufficiale della Barbie- Vestita con i colori e i simboli della comunità, indossa plantari abbinati alla caviglia e una collana a zig zag che rappresenta le tre copie del 21° cromosoma che determinano le caratteristiche associate alla sindrome di Down e rappresenta ‘i pochi fortunati’ che hanno qualcuno con la sindrome di Down nella loro vita”.

La nuova bambola è stata regalata alla figlia di Luca Trapanese, assessore alle Politiche sociali della città di Napoli e papà single di una bimba con la sindrome di Down, Alba, che ha adottato nel 2018. Su Facebook scrive: “Oggi è un giorno speciale per Alba e per i bambini come lei! Barbie ha fatto un regalo incredibile per tutti, quello di realizzare una Barbie con la sindrome di Down. È molto importante per i bambini sentirsi accolti nel gioco e riconoscersi in esso. Alba subito si è riconosciuta nella nuova Barbie ed ha voluto giocare creando tante avventure. Sono tanti i modi che abbiamo per dare possibilità a tutti di sentirsi inclusi nella vita quotidiana, per questo ringrazio Mattel per questa importante intuizione che ha un grande valore sociale. Io e Alba abbiamo partecipato al lancio della nuova Barbie in maniera completamente gratuita, ringraziamo Mattel per averci regalato questa bambola”.

E sotto le foto della bimba che gioca felice con la sua nuova bambola, spiega la Dire (www.dire.it), c’è anche qualche commento che con l’inclusività non ha niente a che fare, anzi: “Ma secondo te, Luca, è giusto creare una Barbie Down? Non farà sentire Alba una volta di più “diversa”? Tanto da dover fare una Barbie “a parte”? Alba è una splendida bambina come lo sono tutte le bambine del mondo non c’è bisogno di ricordarle anche attraverso una bambola che è “diversa”, perché non lo è, è uguale a tutte le altre bambine. E come tante altre bambine, non tutte purtroppo, ha anche la fortuna di avere uno splendido padre quale sei tu. Non lasciare che senta ancora una volta anche attraverso una bambola di non essere come le altre. Già a scuola probabilmente seguirà percorsi didattici specifici per lei“. E ancora: “Lascia che almeno giochi con i giocattoli che hanno tutti e non con bambole “come lei”. Luca scusa te lo dico con tutto il cuore, ma non per te, ma per Alba, tu per prima non la tratti come una bimba come le altre, è grandioso il gesto che hai fatto, ma poverina, per ogni cosa la metti sui social? Tu fai la differenza, ma le assistenti sociali lo permettono? Tu la fai sentire diversa. Anche questo è violenza“.

A promuovere la nuova Barbie è anche la modella e influencer britannica con la sindrome di Down, Ellie Goldstein: “Sono così entusiasta che ora ci siano le Barbie con la sindrome di Down. Quando ho visto la bambola mi sono sentita così orgogliosa. Significa molto per me che i bambini possano giocare con la bambola e imparare che ognuno è diverso. Sono orgogliosa che Barbie abbia scelto me per mostrare le bambole al mondo. La diversità è importante perché le persone hanno bisogno di vedere più persone come me là fuori nel mondo e non essere nascoste, Barbie aiuterà a farlo accadere”.