Annamaria Pacialeo è presidente di Confcommercio Professioni Umbria


Annamaria Pacialeo nuova presidente di Confcommercio Professioni Umbria: “Tante nuove figure nel lavoro autonomo professionale alle quali vogliamo dare un voce unitaria”

Annamaria Pacialeo, presidente di Confcommercio Professioni Umbria

I professionisti umbri non ordinistici aderenti a Confcommercio guardano al futuro: nel corso dell’ultima assemblea è stata eletta alla presidenza Annamaria Pacialeo, che subentra a Raffaela Sabatini alla guida dell’associazione negli ultimi cinque anni, e definito un programma di interventi nel breve e nel medio periodo.

Il nuovo Consiglio direttivo è inoltre composto da Claudio Bruzzesi, Simona Fanelli e Tiziano Grosso.

“Il nostro è un mondo molto complesso e articolato, che ha dimostrato negli ultimi anni un grande dinamismo”, commenta la neo presidente di Confcommercio Professioni Umbria Annamaria Pacialeo. “Esistono oggi tante nuove figure nel lavoro autonomo professionale alle quali vogliamo dare una voce unitaria. Anche in Umbria, come ovunque, nel mercato è cresciuto progressivamente il bisogno dei servizi, l’esigenza di specializzazione, e di conseguenza sono aumentati i servizi professionali.

E’ nostra intenzione andare al più presto sul territorio per ascoltare le esigenze anche di tutela dei protagonisti di questo mondo, farle emergere e cercare di dare risposte concrete in termini di servizi e rappresentanza. Anche in vista della creazione di una rete di sinergie professionali, che possa portare un contributo ancora più efficace all’economia regionale.

Nel nostro percorso, sappiamo di poter contare anche sul supporto della Federazione nazionale di cui è presidente l’umbra Anna Rita Fioroni”.

I “nuovi” professionisti avanzano

Le libere professioni, secondo l’ultima indagine dell’Ufficio Studi Confcommercio, operano per la quasi totalità nei servizi di mercato (98,8%), rappresentano il segmento di gran lunga più dinamico dell’occupazione e generano un reddito complessivo che tra il 2008 e il 2020 è cresciuto del 29,5% passando da 4,9 a 6,3 miliardi di euro: sono 444mila i liberi professionisti non iscritti a ordini professionali, che in dodici anni sono quasi raddoppiati (+95,5% dal 2008 al 2020).

Un risultato eccezionalmente positivo, confermato anche dal +3,6% del 2020 sul 2019, non compromesso dal Covid che ha invece inciso significativamente nella perdita di ordinistici (-2,3% tra il 2008 e il 2020).

Il totale complessivo dei liberi professionisti è pari a 1milione e 352mila (+16,9% dal 2008 al 2020).

Secondo l’Ufficio Studi, la notevole performance dei liberi professionisti non ordinistici testimonia da un lato l’importanza di questo segmento per il traino dell’occupazione e la creazione di nuove opportunità di lavoro, soprattutto in un periodo di stagnazione dell’economia, e, dall’altro, la necessità e la domanda di nuove professioni da parte del mercato per venire incontro a bisogni e nuove esigenze di famiglie e imprese.

Tra le nuove professioni spiccano figure tipiche, come amministratori di condominio, guide turistiche, optometristi, e figure emergenti, come designer, influencer, formatori, professionisti Ict, consulenti aziendali, wedding planner, wellness coach.

Circa la metà della categoria (49,4%) svolge attività scientifiche e tecniche ad alta specializzazione, ma a registrare gli incrementi più forti tra il 2008 e il 2020 sono le attività complementari dei servizi alla persona, dall’istruzione (+262%) all’assistenza sociale (147%) e al tempo libero (123%).