A Firenze nascono le prime due comunità energetiche


Nascono le prime due comunità energetiche a Firenze con la consulenza di Sinloc. Saranno nel quartiere 4 e nel quartiere 5

L’efficienza energetica rappresenta una delle sfide di tutte le aziende per i prossimi anni: l'Energy Manager sarà uno dei lavori del futuro

Al via la progettazione delle prime due comunità energetiche di Firenze. Nasceranno nel Quartiere 4 e nel Quartiere 5 grazie alla collaborazione tra Fondazione CR Firenze e Comune di Firenze e grazie al supporto tecnico di Sinloc.

Dopo Bagno a Ripoli e Greve in Chianti, anche Firenze aderisce infatti al progetto lanciato da Fondazione CR Firenze per la realizzazione di comunità energetiche. La Fondazione CR Firenze mette a disposizione dei Comuni individuati Sinloc, società di consulenza e investimento partecipata da 11 fondazioni di origine bancaria, dotata di ampia e consolidata esperienza nel comparto. Sinloc assisterà il Comune di Firenze in questo progetto pilota di costituzione delle Comunità energetiche rinnovabili (Cer), ovvero formate da associazioni di cittadini, attività commerciali, pubbliche amministrazioni locali e piccole e medie imprese con l’obiettivo di produrre, scambiare e consumare energia pulita.

Il progetto è stato presentato da Luigi Salvadori, Presidente di Fondazione CR Firenze, e da Andrea Giorgio, Assessore all’ambiente e transizione ecologica del Comune.

“Le Cer sono il futuro – ha dichiarato l’assessore all’ambiente Giorgio – e noi vogliamo che Firenze sia protagonista nella transizione ecologica, per questo raccogliamo la sfida. In città 2/3 della CO2 è prodotta dagli edifici: lavorare per la produzione di energia da fonti  rinnovabili è quindi fondamentale per muoversi verso la neutralità climatica. Con le Cer teniamo insieme più obiettivi:  produrre energia rinnovabile, abbattere le bollette e la povertà energetica, ricostruire la comunità territoriale, dare più competitività a imprese e attività che aderiranno al progetto. Per questo sono cruciali ed ecco perché vogliamo correre: abbiamo inserito le Cer nelle modifiche recenti ai Documenti di programmazione del Comune (Dup), abbiamo creato un gruppo di lavoro trasversale sotto il coordinamento della Direzione ambiente e ora, grazie alla Fondazione, partiamo con la progettazione per essere pronti con i bandi della Regione nella seconda parte del 2023”.

“Il Comune – ha continuato – avrà un ruolo proattivo promuovendo le Cer, organizzando la partecipazione dei cittadini, seguendone la progettazione e mettendo a disposizione anche delle superfici per i pannelli fotovoltaici: saremo dunque soggetto promotore, aggregatore, produttore e consumatore. Avvieremo subito un confronto con tutte le realtà del territorio per averle insieme a noi nella progettazione perché la partecipazione alle Cer perché è fondamentale per farle funzionare bene. Vogliamo che questi progetti siano un esempio e un segnale che a Firenze le cose si possano fare e che è possibile rompere l’immobilismo che per anni ha spaventato i cittadini e fermato la trasformazione ecologica della città. Ci auguriamo che il governo definisca rapidamente i decreti attuativi, e che ascolti le richieste in merito degli enti locali e delle grandi realtà ambientaliste nazionali: serve fare e fare presto”. “Un ringraziamento particolare va ai Quartieri  – ha concluso – perché il loro supporto e il loro stimolo è fondamentale in questo progetto”.

”Crediamo molto – dichiara il Presidente di Fondazione CR Firenze Luigi Salvadori – in questo nuovo modello che consente di produrre, scambiare e consumare energia pulita. Siamo orgogliosi di poterlo offrire alle nostre comunità anche grazie alla recente evoluzione del quadro normativo che unirà ai benefici economici evidenti riflessi a livello ambientale. È il momento giusto per agire pensando a nuove forme che possono agevolare il risparmio favorendo anche le fasce più deboli della popolazione. Ancora una volta, grazie ad un efficace gioco di squadra, 11 fondazioni di origine bancaria della Toscana hanno dimostrato che è possibile operare assieme rispondendo ad una esigenza primaria della collettività”.

La società di consulenza individuata inizierà nelle prossime settimane una mappatura completa dei due quartieri fiorentini, sia per quanto riguarda abitazioni, insediamenti produttivi, edifici pubblici per stabilirne i fabbisogni energetici, sia per quanto riguarda i siti di produzione di energia da fonte rinnovabile (fotovoltaico, idroelettrico, eolico, biomasse) ottimali nel territorio, già esistenti o potenziali. Saranno poi raccolte le manifestazioni di interesse: possono farsi avanti privati cittadini, soggetti economici, attività produttive e associazioni, aziende, piccole e medie imprese, soggetti pubblici. Può candidarsi chi ha già un impianto fotovoltaico o chi ha la possibilità di ospitarne uno (i cosiddetti prosumer, produttori e consumatori); chi è interessato esclusivamente a consumare l’energia pulita messa in circolo dalla comunità energetica (consumer) o i soggetti interessati all’investimento per il suo sviluppo (finanziatori).

Una volta definiti benefici attesi e la stima dell’impatto economico, sociale e ambientale del progetto sul territorio e sui cittadini, verrà definito un modello gestionale e saranno varate le prime Cer fiorentine. Lo studio di fattibilità nell’attuazione del percorso di costituzione delle Comunità energetiche rinnovabili dovrebbe concludersi in sei mesi per essere pronti per la progettazione e la partecipazione ai bandi della Regione Toscana che sono attesi per la seconda metà del 2023.