Disabile allontanato dal ristorante in Trentino: interviene la ministra Locatelli


Ragazzo disabile allontanato dal ristorante dell’hotel a San Martino di Castrozza: interviene la ministra Locatelli dopo la denuncia sui social di Cecilia Bonaccorsi, la mamma del 24enne

ristorante trentino

Una saletta separata e con vetri oscurati. Questa la soluzione che un’albegatrice di San Martino di Castrozza (TN) ha trovato per un ragazzo disabile e la sua famiglia che, a detta degli altri clienti, stava dando fastidio nella sala ristorante dove stavano mangiando. Cecilia Bonaccorsi è la mamma di Tommaso, un 24enne affetto da un’invalidità grave e ha denunciato questa discriminazione sui social: “Un hotel in Trentino voleva farci spostare di tavolo perché mio figlio è disabile – racconta su Facebook la mamma -. Degli ospiti della sala ristorante erano infastiditi dalla sua presenza e se ne sono lamentati con l’albergatrice che ci ha proposto di prendere i pasti successivi in una saletta separata dai vetri ambrati oscurati. Lo ha proposto a noi e non a loro… Mio figlio è stato trattato come un cane non ammesso nella sala ristorante comune. Ovviamente siamo ripartiti perché non è piacevole restare dove non si è graditi. Vacanze rovinate e tanto ma tanto amaro in bocca“.

Ad intervenire, dopo che la notizia è rimbalzata sui social e sulla stampa, è la ministra per la Disabilità Alessandra Locatelli: “Spero di poter presto incontrare la mamma e il ragazzo che hanno denunciato questo episodio. La disabilità non è un problema di una persona o di una famiglia, ogni comunità e tutti insieme abbiamo delle responsabilità ogni giorno nel rispetto di tutti, in particolare delle persone più fragili. Se le cose sono andate davvero così, è un comportamento incivile. Mi auguro che nessuno debba mai più essere umiliato in questo modo. Se ci stiamo indignando tutti per quanto accaduto possiamo riuscire a cambiare il punto di vista dal quale guardare”.