Sibilo pediatrico ridotto da supplementazione vitamina C in gestanti fumatrici


La supplementazione di vitamina C in gravidanza si associa ad un miglioramento delle misure di funzione polmonare a 5 anni di età nella progenie di madri fumatrici

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I risultati di un trial clinico randomizzato, pubblicato su Jama Pediatrics, hanno dimostrato che la supplementazione di vitamina C in gravidanza si associ ad un miglioramento delle misure di funzione polmonare a 5 anni di età nella progenie di madri fumatrici. Nello specifico, la supplementazione di vitamina C in gravidanza è risultata associata ad una riduzione degli eventi di sibilo respiratorio nei bambini. Inoltre, tanto più precoce è la supplementazione materna (<18 settimane di gestazione), tanto più i benefici diventano più evidenti.

Razionale e disegno dello studio
Come è noto, è stato dimostrato da tempo come l’esposizione al fumo di sigaretta influisca negativamente sullo sviluppo polmonare del feto, sulla funzionalità delle sue vie aeree respiratorie e sul rischio di andare incontro a “respiro sibilante” e asma nel corso dell’infanzia, ricordano i ricercatori nell’introduzione allo studio.

Va sottolineato, peraltro, come già da tempo esistessero dati che dimostravano l’efficacia di una supplementazione vitaminica C nelle fumatrici in gravidanza, in termini di miglioramento delle misure ottenute ai test di funzionalità polmonare (PFT) del bambino fino a 12 mesi di età.

Fino ad ora, però, nessuno studio aveva studiato i potenziali benefici di questo intervento nella progenie arrivata all’età prescolare.

Su questi presupposti è stato disegnato il nuovo studio, nel corso del quale i ricercatori hanno controllato nuovamente, a 5 anni dalla nascita, la progenie di donne fumatrici in gravidanza (n=213) che erano state reclutate nello studio originario VCSIP (Vitamin C to Decrease the Effects of Smoking in Pregnancy).

Il trial originario aveva arruolato donne di età superiore a 15 anni,  tra le 13 e le 22 settimane di gestazione e fumatrici correnti (≥1 sigaretta nell’ultima settimana), randomizzandole in due gruppi: (1) il gruppo placebo o (2) il gruppo di trattamento, che prevedeva l’assunzione di 500 mg/die di vitamina C tra dicembre 2012 e giugno 2015.

I ricercatori avevano misurato I livelli plasmatici di acido ascorbico a digiuno sia a metà che a fine gestazione e i risultati avevano dimostrato la presenza di livelli più elevati di acido ascorbico nel gruppo di gestanti supplementate con vitamina C.

Nello studio di follow-up appena pubblicato, è stata riconsiderata la progenie (213 bambini nati da 251 donne fumatrici in gravidanza) al compimento del sesto anno di età, mediante una raccolta dati (misurazioni e outcome) che si basava sugli esiti ottenuti ai test di funzionalità polmonare (PFT) e alla compilazione di questionari sulla “salute respiratoria” per valutare l’insorgenza di respiro sibilante nel bambino.

Risultati principali
Dall’analisi delle spirometrie eseguite,  è emerso che i bambini nati da madri supplementate con vitamina C in gravidanza presentavano valori più elevati di FEF25-75 (p<0,001), FEF50 (p<0,001), FEF75 (p<0,001), FEV1 (p<0,02) e di alcune metriche correlate alla crescita delle vie aeree reapiratorie (rapporto FEF25-75-FVC, p<0,001). La FVC non differiva tra i gruppi in studio.

[Ndr: a) FEF-25-75= flusso espiratorio forzato fra il 25% e il 75% della FVC. E’ un parametro indipendente dallo sforzo espiratorio ed è un indice delle resistenze delle vie aeree più piccole (periferiche). E’ normale se superiore al 65-70% del valore teorico calcolato per età e altezza; b) FEF50 e FEF75: flusso espiratorio forzato al 50% o al 75% della FVC].

I bambini delle donne trattate con vitamina C, inoltre, si caratterizzavano per una frequenza significativamente inferiore di respiro sibilante tra il quarto e il sesto anno di vita (OR:0,41; IC95%: 0,23-0,74, p=0,003).
Da ultimo, l’effetto della vitamina C sul respiro sibilante è risultato associato all’età gestazionale: la supplementazione con vitamina C prima delle 18 settimane di gestazione, infatti, è si è dimostrata essere l’intervento che ha apportato i maggiori benefici sulla salute respiratoria (OR:0,22; IC95%:0,09-0,054, p=0,001) in una sottoanalisi che ha confrontato i gruppi trattati prima e dopo le 18 settimane di gestazione.

Riassumendo
Nel commentare, i risultati, i ricercatori hanno ammesso alcuni limiti metodologici dello studio (omissione gruppo donne non fumatrici, mancata verifica del beneficio della supplementazione materna di vitamina C sulla funzione polmonare del bambino indipendentemente dallo status di fumatrice).

Ciò detto, lo studio fornisce, nel complesso, ulteriori evidenze a favore della supplementazione di vitamina C in gravidanza in termini di miglioramento della funzione polmonare della progenie e di riduzione della frequenza di respiro sibilante nell’età pre-scolare.

A questo punto, sono auspicabili nuovi studi in grado di validare quanto osservato su coorti esterne, prima di raccomandare il ricorso alla supplementazione vitaminica materna nella pratica clinica di routine.

Bibliografia
McEvoy CT et al. Effect of Vitamin C Supplementation for Pregnant Smokers on Offspring Airway Function and Wheeze at Age 5 Years: Follow-up of a Randomized Clinical Trial. JAMA Pediatr. 2022 Nov 21:e224401. doi: 10.1001/jamapediatrics.2022.4401. Epub ahead of print.
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