Sanremo 2023: da Sangiuliano e Gasparri appello per il Giorno del Ricordo


Sanremo 2023, l’appello di Sangiuliano e Gasparri per il Giorno del Ricordo: “Il 10 febbraio ricordare l’orrore delle Foibe e dell’esodo giuliano-dalmata”

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“Il 10 febbraio è la giornata dedicata al ricordo dell’orrore delle Foibe e dell’esodo giuliano-dalmata. Sono rispettosissimo dell’autonomia dell’arte e del lavoro culturale degli artisti. Ma da cittadino, prima che da Ministro, credo sarebbe un gesto importante che il Festival Sanremo dedicasse un momento, domani sera, proprio al Giorno del Ricordo- ha dichiarato il ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano, rivolgendo un appello agli organizzatori della kermesse canora affinché si dedichi uno spazio, all’interno dell’evento, al giorno del ricordo delle Foibe -. Per non dimenticare tutti gli italiani e le italiane che persero la vita nelle Foibe o che furono costretti a fuggire dalle proprie case e dalla propria terra- ha spiegato. Uomini, donne, vecchi e bambini che non avevano alcuna colpa. Perché coltivare la memoria è l’unico antidoto affinché tragedie come queste non accadano mai più”.

GASPARRI: BASTA NEGAZIONISMI, SANREMO DOMANI RENDA OMAGGIO

All’appello del ministro della Cultura, fanno eco le parole del senatore di Forza Italia e vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri, che ha dichiarato: “Mentre assistiamo ancora una volta con rammarico alle inopportune esternazioni sul Giorno del Ricordo da parte dell’Anpi, rinnoviamo l’appello a tutte le istituzioni ad onorare questa celebrazione delle vittime delle Foibe e degli esuli istriani, fiumani a dalmati che furono costretti a lasciare la loro casa e le loro terre dai comunisti titini. L’Anpi si unisca al nostro appello e chieda che anche la Rai, oggi 10 febbraio, celebri nel corso del Festival di Sanremo questa ricorrenza, istituita con legge dello Stato, e la memoria di tanti italiani. Un segnale forte e un atto dovuto, così come lo sarebbe l’approvazione, da parte del Parlamento, della mia proposta di legge per sostenere i viaggi delle scuole nei luoghi che furono teatro di questa triste pagina di storia, troppe volte nascosta e ancora oggi negata da alcuni”.