Visto di Conformità per i bonus casa: ecco come funziona


Il Visto di Conformità è diventato un requisito obbligatorio per poter accedere allo sconto in fattura ed alla cessione del credito in relazione a tutti i bonus edilizi

visto di conformità

Il Visto di Conformità è diventato un requisito obbligatorio per ottenere la cessione del credito e lo sconto in fattura in relazione ai bonus edilizia, ma vediamo cos’è il Visto di Conformità e come si può ottenere.

Il visto di conformità, contrariamente a quanto si possa credere, non è un certificato rilasciato al contribuente, bensì consiste in un controllo formale e sostanziale effettuato da un professionista abilitato ed iscritto nelle relative liste dell’Agenzia delle Entrate dei requisiti previsti dalla legge per ottenere un determinato beneficio fiscale. Una volta effettuata la verifica, il professionista apporrà il visto a mezzo di un apposito modulo dell’Agenzia delle Entrate di cui il contribuente ne avrà ricevuta.

Pertanto, il Visto di Conformità è una certificazione necessaria e trasmessa all’Agenzia delle Entrate da un Professionista abilitato all’apposizione, oppure da un CAF, relativa alle agevolazioni fiscali del contribuente, in un’ottica di misura antifrode.

La legge di Bilancio 2022, relativamente al Bonus casa, ha disciplinato e confermato sia lo sconto in fattura che la cessione del credito, risulta, pertanto, importante comprendere la differenza tra le due possibilità concesse dalla legge per ottenere le agevolazioni fiscali relative al Bonus casa; infatti i contribuenti che beneficiano dei Bonus, casa possono richiedere la cessione del credito o lo sconto in fattura.

Cessione del credito: come funziona
La cessione del credito consiste nella cessione della detrazione fiscale da parte del contribuente a un ente terzo (ad esempio i fornitori di beni, banche o società) ottenendo un rimborso fino a un importo massimo corrispondente all’importo che sarebbe stato detratto in dichiarazione.
Con la cessione del credito, in sostanza, chi esegue i lavori paga alla ditta il totale della fattura per poi avere la possibilità di cedere il credito che gli spetta a intermediari finanziari che erogano tale servizio – come Poste, banche e assicurazioni -, che gli restituiranno una somma equivalente a quella ceduta.
L’opzione della cessione del credito è l’unica possibile per chi percepisce solo redditi soggetti a tassazione separata o imposta sostitutiva (regime forfettario o esclusivamente redditi derivanti da locazioni); se non si producono redditi imponibili non è possibile optare per la cessione del credito.

Sconto in fattura: come funziona.
Lo sconto in fattura si concretizza in un vero e proprio sconto ad opera della società che esegue i lavori fino ad un importo non superiore al bonus spettante; pertanto, con lo sconto in fattura, la ditta che realizza i lavori anticipa al cliente la spesa detraibile e può successivamente cedere il suo credito a banche o altri istituti finanziari (come Poste o altri intermediari finanziari).

Quando non è necessario il Visto di Conformità.
Il visto di conformità non è sempre obbligatorio, infatti la normativa attuale non lo richiede per procedere con lo sconto in fattura o la cessione del credito in tutti i casi in cui si stia procedendo a lavori di ristrutturazione in edilizia libera. Attenzione però, molte banche ed Istituti di credito per la cessione del credito chiedono il visto di conformità anche per lavori effettuati in edilizia libera malgrado non sia previsto dalla legge, prima di sottoscrivere un contratto di cessione del credito, pertanto, è sempre opportuno leggere con attenzione i termini e le condizioni ivi riportate.