Caos in Perù: Castillo scioglie il Congresso, scatta il coprifuoco


In Perù Castillo scioglie il Congresso e annuncia anche il coprifuoco in tutto il Paese. L’attivista Chavez: “Come Fujimori, è preoccupante”

Pedro Castillo presidenziali peru

Un “atto molto grave e preoccupante” che sta “è stato rifiutato in modo netto tanto da attivisti e politici di sinistra quanto di destra”. Jorge Chavez, ingegnere ambientale e attivista peruviano di base a Lima, commenta così all’agenzia Dire (www.dire.it) l’annuncio del presidente Pedro Castillo dello scioglimento temporaneo del Congresso, l’istituzione di un “governo di emergenza” e il coprifuoco in tutto il Paese.

Castillo, al potere dal luglio 2021, ha comunicato l’atto poco prima che i parlamentari votassero la sua messa in stato di accusa per “incompetenza morale”. E’ la terza volta in 17 mesi che il Congresso si esprime su un eventuale impeachment del capo dello Stato.

Il presidente, nei cui confronti sono state avviate diverse inchieste giudiziarie da quando è al comando del Paese, ha anche affermato che l’obiettivo più a lungo termine della decisione presa oggi è quello di “formare un nuovo parlamento che possa elaborare una nuova Costituzione entro nove mesi”.

Le voci sulle forze armate

“La situazione è molto confusa”, premette Chavez, che è nato nella regione rurale della Camajarca che ha dato i natali anche a Castillo. “Si stanno dimettendo diversi ministri, ultimo in ordine di tempo il titolare dell’Ambiente, Wilbert Rozas, mentre circolano voci sulle dimissioni di un’alta carica dell’esercito e su un possibile intervento delle forze armate e della polizia nazionale contro il presidente”. Appelli in questo senso sono stati lanciati anche da alcuni deputati dell’opposizione.

Nel frattempo, “il Congresso, nonostante il provvedimento annunciato da Castillo, ha deciso di riunirsi per votare la messa in stato di accusa“, riferisce Chavez. I parlamentari, come riporta il quotidiano La Republica, si sono riuniti con due e ore e mezza di anticipo rispetto al previsto e hanno deciso di proseguire con la sessione sull’impeachment.

Il ‘Fujimorazo’ del 1992

“Un gesto così grave non si vedeva dall’autogolpe dell’ex presidente Alberto Fujimori“, denuncia Chavez in riferimento al cosiddetto “Fujimorazo” con cui nel 1992 l’allora capo dello Stato, sostenuto dall’esercito, sciolse il Parlamento e aprì la strada alla creazione di una nuova Magna Carta, che poi è quella che ancora vige nel Paese sudamericano.