Il cuore del progetto IoT dell’aeroporto di Schiphol è italiano


L’aeroporto di Schiphol utilizza MQTT, Kafka e Waterstream per gestire i suoi progetti IoT. Il broker MQTT realizzato dall’omonima startup italiana gioca un ruolo chiave

Progetto IoT dell'aeroporto di Schiphol

Schiphol, l’aeroporto di Amsterdam, ha avviato un progetto IoT per fornire un’infrastruttura che permetta la condivisione dei dati con gli appaltatori e il Gruppo Schiphol, proprietario e operatore oltre che dell’aeroporto di Amsterdam, dell’aeroporto The Hague di Rotterdam e dell’aeroporto di Lelystad, con una partecipazione di maggioranza nell’aeroporto di Eindhoven.  

L’obiettivo primario di questa iniziativa è consentire agli appaltatori dei servizi necessari all’operatività di Schiphol di monitorare gli asset di competenza. I dati sono forniti direttamente dall’aeroporto grazie a sensori e dispositivi dislocati all’interno della struttura. La fruizione di queste informazioni consente di migliorare la qualità dei servizi forniti, di fare manutenzione predittiva o di gestire prontamente situazioni anomale.

Punto chiave di questa strategia è il sistema di messaggistica che il team IoT di Schiphol ha creato utilizzando Apache Kafka. A un’estremità, vengono raccolti i dati dai sensori e dalle risorse distribuite nell’aeroporto, di solito sfruttando LoRaWAN in combinazione con i protocolli HTTP e MQTT. Dall’altro capo, i servizi di business logic elaborano il flusso di informazioni per creare eventi o messaggi che, allo stesso modo, vengono reimmessi nel sistema di messaggistica per essere consumati dagli appaltatori, tipicamente usando il protocollo MQTT.

In questo contesto, il broker MQTT di Waterstream, realizzato dall’omonima startup italiana, gioca un ruolo chiave perché consente di connettere i dispositivi dell’aeroporto direttamente ad Apache Kafka evitando al team IoT di scrivere, testare e ottimizzare del software custom per trasportare i dati nei servizi di business. Quando il risultato di tale elaborazione viene scritto nuovamente su Kafka, Waterstream è in grado di realizzare la traduzione inversa, rendendo disponibili le informazioni verso l’esterno attraverso la pubblicazione di dati, messaggi o eventi attraverso il protocollo MQTT. Waterstream necessita solo di una connessione ad Apache Kafka per poter funzionare. Di conseguenza, l’installazione e manutenzione del servizio non richiede competenze specifiche allo sviluppatore e può essere svolta in forma automatizzata.

Con l’introduzione di Waterstream, il team IoT di Schiphol ha potuto concentrarsi maggiormente sui business case che attualmente includono manutenzione predittiva, feedback dei passeggeri e monitoraggio delle risorse. Nella roadmap è previsto l’abbandono graduale del protocollo HTTP a favore del protocollo MQTT, l’aumento dei device connessi e delle informazioni trattate e l’evoluzione della soluzione verso un approccio self service ai dati disponibili.