Nuove frontiere di cura per la dipendenza dalle nuove tecnologie


Individuare le cause della dipendenza dalle nuove tecnologie e proporre soluzioni terapeutiche efficaci: la nuova ricerca di Auxologico

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Oggi il 59,5% della popolazione mondiale utilizza Internet e il 92,6% accede al cyberspazio da dispositivi mobili.

Pur essendo strumenti utili e talvolta indispensabili, l’uso eccessivo delle tecnologie dell’informazione può diventare problematico e trasformarsi in “dipendenza tecnologica”, una forma di dipendenza comportamentale caratterizzata dall’incapacità di una persona di autoregolarsi nell’uso della tecnologia (inclusi Internet, Smartphone o Social Media).

L’uso eccessivo della tecnologia è diventato un problema mondiale a causa della sua elevata diffusione, del rapido tasso di crescita e delle conseguenze indesiderabili. Tuttavia, si sa poco sui meccanismi psicologici sottostanti che mantengono un uso eccessivo della tecnologia.

Questo studio ha esaminato la relazione tra le dimensioni dell’attaccamento e della dipendenza dalla tecnologia con gli effetti mediatori dell’autostima, della ricerca di novità e della persistenza tra i giovani adulti italiani (i dati sono stati raccolti da 727 soggetti).

I risultati di questo studio aumentano la nostra comprensione dei potenziali meccanismi alla base della dipendenza dalla tecnologia. La conoscenza delle dimensioni dell’attaccamento, della personalità e delle caratteristiche del temperamento può portare allo sviluppo di diversi trattamenti o modelli educativi per affrontare la dipendenza dalla tecnologia. I risultati di questo studio possono aiutare a ridurre i danni causati dalla dipendenza legata alla tecnologia informando gli interventi psicosociali che sono sensibili alle dimensioni di attaccamento, alla personalità e alle caratteristiche del temperamento dei giovani adulti.

IL CONTRIBUTO DI AUXOLOGICO ALLA RICERCA

«La dipendenza dalla tecnologia tra i giovani adulti», spiega la Dott.ssa Barbara Poletti, tra gli autori della ricerca, neuropsicologa Responsabile del Centro di Neuropsicologia di Auxologico San Luca di Milano, «è un problema particolarmente sentito. L’addiction, termine usato per definire la dipendenza da Internet e dalle nuove tecnologie, di fatto sta caratterizzando le nuove generazioni, sebbene tale tematica sia presente anche in popolazioni più adulte. Individuare i fattori che espongono, accrescono o modulano tali comportamenti di dipendenza diventa fondamentale per poter pianificare trattamenti e terapie personalizzate ed efficaci. Sebbene già nel 2019 il giornalista francese Bruno Patino, abbia sottolineato i rischi dell’utilizzo compulsivo degli smartphone nel testo “La civiltà del pesce rosso”, a oggi ancora troppo poco si sa circa le variabili che definiscono e intervengono nel costruire tale fenomeno. E sebbene sia stato invocato il minimalismo digitale quale mezzo per un utilizzo più sano di Internet, e in particolare degli smartphone, abbiamo bisogno di strutturare interventi psico-educativi, e a volte veri e propri interventi clinici, per prevenire e soprattutto trattare tali quadri di dipendenza».

La nostra ricerca, pubblicata da “Cyberpsychology, Behavior, and Social Networking”,  ha proprio questo scopo: individuare le cause della dipendenza dalle nuove tecnologie e proporre soluzioni terapeutiche efficaci.

https://www.liebertpub.com/doi/10.1089/cyber.2021.0237