Meningite: come riconoscere i sintomi nei bambini


Come riconoscere i sintomi della meningite nei bambini. Dai pediatri Sip un vademecum rivolto ai genitori con tutte le cose più importanti da sapere

Nel 2019 in Toscana 13 i casi di meningite, sono 122 dal 2015. L'ultimo è quello di un 13enne ricoverato al Meyer la sera di Natale

La meningite meningococcica è un’infiammazione dei tessuti che avvolgono cervello e midollo spinale. Di meningite ne esistono diverse forme, “quella infettiva batterica, anche se rara, è la più grave”. A spiegarlo è la Società italiana di pediatria (Sip) in un vademecum, rivolto ai genitori, in cui elenca tutte le cose più importanti da sapere in merito a trasmissione, prevenzione e cura. “In Italia- spiega la Sip- i batteri più frequentemente responsabili di meningite batterica sono Streptococco Pneumoniae (meningite pneumococcica) e Neisseria Meningitidis (meningite meningococcica)”.

La meningite meningococcica è particolarmente pericolosa perché può portare nel 5-10% a morte o causare gravi danni nel 10-20% dei sopravvissuti (ad es. sequele neurologiche, psicologiche, fisiche con rischio di cecità, sordità o paraplegia)- si legge nel vademecum- la trasmissione avviene per via respiratoria attraverso la saliva e le secrezioni nasali con la tosse, con gli starnuti o parlando a distanza ravvicinata. Nella maggior parte dei casi è trasmessa da soggetti portatori che non sviluppano la malattia. In una piccola percentuale però si può manifestare la meningite con o senza una infezione sistemica generalizzata (sepsi)”.

COME RICONOSCERE LA MENINGITE MENINGOCOCCICA?

“I sintomi iniziali possono essere aspecifici- scrivono i pediatri- irritabilità, inappetenza, febbre, nausea e mal di gola. Ciò può comportare un ritardo nella diagnosi (ad esempio può essere scambiata con una banale infezione delle vie aeree superiori). La classica triade (febbre, cefalea e rigidità del collo) si riscontra in una minoranza dei casi“.

La buona notizia è che in genere la malattia si può curare. “Tuttavia- precisano i pediatri- in alcuni casi, anche quando la malattia viene diagnosticata rapidamente e trattata rapidamente, si può avere la morte nell’arco di 24-48 ore (meningite fulminante)”.

COME PREVENIRLA?

“Esistono diversi sierogruppi di Neisseria Meningitidis. Quelli che causano la malattia nel bambino sono A, B, C, Y, W e meno frequentemente X. Attualmente sono disponibili vaccini per prevenire l’infezione, offerti gratuitamente nell’ambito dell’attuale Piano nazionale prevenzione vaccinale del ministero della Salute: si tratta del vaccino anti meningococco B, anti meningococco C e anti meningococco ACWY”.

In conclusione gli esperti Sip ricordano che “è importante vaccinare il proprio bambino in base alle indicazioni del calendario vaccinale, non rimandandola per la paura infondata di somministrare troppi vaccini in poco tempo. Infatti, la malattia può colpire chiunque a qualunque età, ma i bambini al di sotto dei 5 anni di età, e in particolare quelli di età inferiore a 1 anno, sono a maggior rischio”.