Nei pazienti affetti da psoriasi, dopo 24 settimane il trattamento con l’anticorpo monoclonale tildrakizumab ha comportato miglioramenti di sintomi quali prurito, dolore, desquamazione e disturbi del sonno, oltre a benefici significativi sulla qualità di vita. Sono i risultati dello studio interventistico di fase IV TRIBUTE in condizioni simili alla pratica clinica reale, presentati al congresso della European Association of Dermatology and Venereology (EADV) 2022.

Circa 60 milioni di persone convivono con la psoriasi in tutto il mondo. Questa condizione della pelle sconvolge ogni aspetto della vita quotidiana dei pazienti: dal sonno, alle scelte di abbigliamento e all’esercizio fisico, al lavoro e alla vita sociale, impedendo loro di condurre una vita normale. Anche se l’88% dei pazienti afferma che la malattia influisce sul loro benessere emotivo generale, l’impatto della psoriasi sul benessere fisico, sociale e psicologico è spesso sottovalutato.

Tildrakizumab è un anticorpo monoclonale umanizzato che si lega specificatamente alla subunità proteica p19 dell’interleuchina-23 (IL-23) senza legarsi al recettore della IL-12, inibendone l’interazione con il recettore specifico della IL-23 e inibendo il rilascio di citochine e chemochine pro-infiammatorie.

TRIBUTE è uno studio clinico internazionale, multicentrico, in aperto, interventistico, di fase IV, della durata di 24 settimane, in pazienti con psoriasi a placche cronica da moderata a grave eleggibili per la terapia biologica. I pazienti erano naïve al trattamento biologico sistemico o avevano avuto un fallimento primario/secondario al trattamento con ≥1 agenti anti TNF. Il fallimento della terapia anti-TNF è stato definito come un precedente trattamento con infliximab, adalimumab e/o etanercept per ≥3 mesi senza ottenere un miglioramento di almeno il 75% rispetto al basale nello Psoriasis Area and Severity Index (PASI 75) o con una perdita del 50% del miglioramento originale.

Nelle analisi di sicurezza e di efficacia sono stati inclusi un totale di 177 pazienti. L’obiettivo era valutare l’efficacia, la sicurezza e l’impatto sulla qualità di vita correlata alla salute (HRQoL) tramite il Dermatology Life Quality Index (DLQI) e il nuovo punteggio proposto, DLQI-R (Dermatology Life Quality Index-Relevant) in condizioni quasi simili alla pratica clinica.

Miglioramento di prurito, dolore, desquamazione e sonno
Gli esiti riportati dai pazienti includevano prurito, dolore e desquamazione misurate con scale numeriche di valutazione (NRS, Numerical Rating Scale) che andavano da 0 a 10, dove i punteggi più alti riflettono i sintomi peggiori. Per identificare i pazienti con prurito o dolore lievi è stato applicato il punto di cut-off NRS <3,5.

Tildrakizumab ha migliorato il prurito, il dolore e la desquamazione segnalati dai pazienti dopo solo due dosi. Durante lo studio i punteggi assoluti dei tre sintomi sono diminuiti e si è verificato un aumento delle percentuali di pazienti che hanno raggiunto un punteggio NRS <3 per prurito e dolore.

Dopo 24 settimane di trattamento, il prurito mediano è si è ridotto da 8,0 a 1,0, con una variazione assoluta mediana rispetto al basale di -6,0. Alla settimana 24, il 76,5% dei pazienti aveva un punteggio del prurito <3.

Dopo 24 settimane di trattamento il dolore mediano è diminuito da 5,0 a 0,0, con una variazione mediana assoluta rispetto al basale di -4,0. Alla settimana 24, l’84,9% dei pazienti aveva un punteggio di dolore <3.

Il punteggio mediano della desquamazione è passato da 8,0 a 1,0, con una variazione mediana assoluta rispetto al basale di -6,0 alla settimana 24.

Il trattamento con tildrakizumab ha consentito anche un miglioramento dei disturbi del sonno. Alla settimana 24, l’indice MOS-Sleep (Medical Outcomes Study-Sleep) ha mostrato un beneficio statisticamente significativo e clinicamente rilevante, con un punteggio vicino a quello della popolazione non affetta da psoriasi.

Miglioramento della gravità della malattia e della qualità di vita
Tildrakizumab ha mostrato un rapido ed elevato miglioramento della gravità della malattia e della qualità di vita dei pazienti.

Dopo 24 settimane di trattamento, il PASI assoluto mediano è diminuito da 13,8 a 0,3 (variazione mediana dal basale: -12,9). Alla settimana 24, il 96,0%, l’88,4% e il 66,5% dei pazienti aveva rispettivamente un PASI ≤5, ≤3 e ≤1. Il punteggio mediano del Physician Global Assessment (PGA) è passato da 3,0 a 0,0 (variazione mediana dal basale: -2,0) alla settimana 24.

Dopo 24 settimane i punteggi mediani del DLQI sono passati da 14,0 a 1,0 (cambiamento mediano dal basale: -11,0) e i punteggi mediani del DLQI-R sono diminuiti da 15,0 a 1,0 (variazione mediana dal basale: -12,6). Alla settimana 24, il 70,4%/59,1% dei pazienti aveva un punteggio DLQI/DLQI-R di 0-1.

Pazienti soddisfatti della terapia
Un’analisi di TRIBUTE ha valutato i risultati riportati dai pazienti attraverso il questionario Skindex-16, il Treatment Satisfaction Questionnaire for Medication (TSQM) e il Patient Benefit Index (PBI). Il questionario Skindex-16 valuta la qualità della vita dei pazienti con malattie della pelle. Comprende tre domini e un punteggio complessivo che va da 0 (migliore qualità della vita) a 100 (peggiore qualità della vita). Il TSQM è progettato per misurare la soddisfazione dei pazienti nei confronti dei farmaci. Contiene quattro sottoscale che vanno da 0 a 100, dove i punteggi più alti rappresentano una maggiore soddisfazione in un dominio. Il questionario PBI valuta i bisogni e i benefici del trattamento rilevanti per il paziente, il suo punteggio varia da 0 (nessun beneficio) a 4 (beneficio massimo) e un PBI ≥1 è considerato un beneficio rilevante dal trattamento.

Tildrakizumab ha migliorato la qualità della vita dei pazienti, che hanno riferito un’elevata soddisfazione del trattamento e benefici rilevanti.

Dopo 24 settimane il punteggio totale medio del Skindex-16 è passato da 68,5 a 14,9, con una variazione media assoluta rispetto al basale di -53,3. Le variazioni medie assolute rispetto al basale nei domini di emozioni, sintomi e funzionalità erano rispettivamente -56,5, -57,7 e -45,6. Un miglioramento simile nella qualità della vita è stato osservato con il, DLQI.

Alla settimana 24, i pazienti hanno riportato la più alta soddisfazione nella sottoscala degli effetti collaterali del questionario TSQM (punteggio medio: 96,8), seguita da soddisfazione globale (80,5), convenienza (79,6) ed efficacia (77,6). La percentuale di pazienti che ha raggiunto un punteggio PBI ≥1 alla settimana 24 è stata del 98,7%.

Profilo di efficacia favorevole
Fino alla settimana 24, il 29,4% dei pazienti aveva almeno un TEAE e il più frequente è stata la cefalea (6,2%). Si e verificato TEAE di infezione da coronavirus (non correlato al farmaco in studio) che ha portato al decesso di un paziente. Non sono stati segnalati altri TEAE gravi. Nel complesso il profilo di sicurezza di tildrakizumab è stato favorevole e simile a quello osservato negli studi di fase III.

Referenze

Costanzo A et al. Tildrakizumab demonstrates high efficacy and a favourable safety profile in conditions close to real clinical practice in patients with moderate-to-severe chronic plaque psoriasis. Abstract 673. EADV 2022.

Costanzo A et al. Tildrakizumab improves symptoms of pruritus, pain, and scaling in patients with moderate-to-severe chronic plaque psoriasis in conditions close to real clinical practice. Abstract 687. EADV 2022.

Costanzo A et al. Tildrakizumab improves quality of life, treatment satisfaction and patient benefits in patients with moderate-to-severe chronic plaque psoriasis in conditions close to real clinical practice. Abstract 689. EADV 2022.

Press Release. Almirall: Tildrakizumab is the first and only IL-23p19 inhibitor to demonstrate meaningful sleep improvement in people living with psoriasis.