Dall’obbligo vaccinale ai rave party: le prime misure del Governo Meloni


Stretta sui rave party, stop all’obbligo vaccinale per il personale sanitario e rinvio della riforma Cartabia sulla giustizia: i primi provvedimenti del Governo Meloni

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Una stretta sui rave party, con confische, multe e pene che prevedono la reclusione. Fine dell’obbligo vaccinale per il personale sanitario e rinvio della riforma Cartabia sulla giustizia. Sono queste le misure approvate dal Consiglio dei ministri. Nella riunione di Palazzo Chigi, riferisce la Dire (www.dire.it), anche la lista dei sottosegretari che giureranno già nella giornata di mercoledì 2 novembre.

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“Abbiamo approvato un primo decreto molto importante, è anche simbolico perché nella relazione fatta alle Camere ho ricordato la lotta alla criminalità organizzata. Sono fiera che il primo provvedimento di questo governo vada in questo senso”. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in conferenza stampa dopo il Cdm a proposito dello sgombero del rave a Modena che aggiunge: “Abbiamo introdotto un nuovo reato”. Per questo “voglio ringraziare il ministro Piantedosi per la sua celerità: lo Stato non vuole mostrarsi miope e inerme di fronte all’illegalità”.

E’ stato poi “anticipato al primo novembre, domani, lo stop all’obbligo del vaccino anti-covid per il personale sanitario“, spiega la presidente del Consiglio. Prima, il termine ultimo era fissato al 31 dicembre di quest’anno.

Infine, “il rinvio al 30 dicembre della riforma Cartabia, non cambia nulla per il Pnrr. Ci siamo presi due mesi, mantenendo gli impegni con la Commissione europea per offrire più tempo ai nostri uffici giudiziari affinchè possano adempiere alla norma”, dice Meloni.

SCHILLACI: “RESTANO MASCHERINE IN OSPEDALE, MAI PENSATO DI TOGLIERLE”

“Questa mattina alle 8 ho formato un’ordinanza che proroga l’obbligo dell’uso delle mascherine nelle strutture sanitarie, in relazione non solo al Covid ma anche perché ci stiamo avvicinando alla stagione influenzale“. Così il ministro della Salute, Orazio Schillaci, in conferenza stampa dopo il Cdm. “Non abbiamo mai pensato di non andare in questa direzione, non c’è alcun ripensamento e non ho mai dichiarato che non sarei andato in questa direzione”.