Codacons denuncia rincari anche per la telefonia


Nessuna tregua ai rincari, che ora riguardano anche la telefonia: il Codacons denuncia modifiche unilaterali dei contratti

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Caro-energia e inflazione si abbattono anche sui gestori telefonici che, in questi giorni, stanno inviando comunicazioni ai propri clienti informandoli di modifiche unilaterali delle condizioni contrattuali. Lo denuncia oggi il Codacons, che segnala rincari per gli utenti della telefonia fino a quasi 6 euro al mese.
Le società, appellandosi alle mutate condizioni del mercato e all’esigenza di garantire un adeguato livello del servizio, stanno modificando in ordine sparso le condizioni economiche applicate ai propri clienti, disponendo aumenti che vanno da pochi centesimi di euro fino a quasi 6 euro al mese – denuncia il Codacons – In alcuni casi a rincarare sono anche voci non legate in modo diretto ai servizi telefonici, come quella relativa all’invio delle fatture cartacee. Aumenti che, secondo l’associazione dei consumatori, risultano eccessivi e non apparirebbero proporzionati ai maggiori costi in capo agli operatori.
Ad esempio i clienti WINDTRE stanno ricevendo una comunicazione in cui si informa che “a partire dal 1 dicembre 2022, il contributo per l’invio della fattura non fiscale in formato cartaceo sarà incrementato di 1 euro ad invio”. Sempre la stessa società fa sapere che per “continuare a fornire livelli di servizio in linea con le crescenti esigenze del mercato, a partire dal 1° dicembre 2022 il costo del servizio della sua offerta di rete fissa sarà incrementato di 2 euro al mese (2 euro + IVA per Clienti con partita IVA)”. Per alcune offerte dello stesso gestore sulla rete fissa, l’aumento sarà più elevato e raggiungerà i 5,99 euro al mese, con la possibilità, qualora l’offerta comprendesse la rateizzazione del router da 5,99 euro, di applicare uno sconto in fattura di pari importo, però soltanto fino alla fine delle rate residue da pagare.
Dal canto suo VODAFONE informa che “a partire dal primo rinnovo successivo al 13 Novembre 2022, il costo di alcune offerte di Rete Sicura mobile aumenterà di 0,99 euro o 0,50 euro al mese in base all’offerta” mentre “A partire dal 15 novembre 2022, il costo di alcune offerte di rete fissa aumenterà di 1,99 euro al mese, consentendoci di continuare a investire sulla rete per offrire ai nostri clienti la massima qualità dei nostri servizi”.
FASTWEB fa sapere invece che “A partire dall’1 Novembre 2022 alcune offerte di rete mobile verranno sostituite con offerte attualmente disponibili per i nuovi clienti. Tale variazione implica che su alcuni clienti il costo potrà aumenterà di un importo incluso tra 0,05 euro/mese e 3,00 euro/mese”.
Chiude l’elenco TIM, che se ha fatto scattare le modifiche unilaterali lo scorso 1 settembre, ha deciso ora di allungare fino al 30 novembre la possibilità per gli utenti di esercitare gratuitamente il diritto di recesso: “A partire dal 1 settembre 2022, per le mutate condizioni di mercato, TIM modifica il prezzo mensile di alcune offerte mobili per Clienti Ricaricabili. In particolare, dal primo addebito successivo al 1 settembre 2022, per tali offerte verrà applicato un incremento del costo mensile fino a 2€ (IVA inclusa), variabile in funzione della specifica offerta attiva sulla linea del cliente”.
“Non c’è pace per i consumatori italiani – afferma il presidente Carlo Rienzi –. Dopo bollette energia, prezzi e mutui, ora è il turno degli aumenti per la telefonia, con rincari che arrivano a sfiorare in alcuni casi i 72 euro all’anno. Incrementi che, secondo le società telefoniche, sarebbero da attribuire all’attuale situazione economica, ma che a nostro avviso non appaiono proporzionati ai maggiori costi realmente in capo agli operatori, e sembrano più una strategia di marketing tesa ad aumentare le loro casse”.