Draghi si congeda da Palazzo Chigi: “Esperienza straordinaria”


Oggi l’ultimo Consiglio dei ministri, il premier Draghi si congeda da Palazzo Chigi: “Esperienza straordinaria, buona coscienza del lavoro fatto”

mario draghi

“Sono stati venti mesi straordinari“, dice il presidente del consiglio Mario Draghi nel salutare i giornalisti accreditati a Palazzo Chigi. Dopo essersi premurato che non ci siano battimani – “mi raccomando, non applaudite” – il premier ringrazia la stampa e si dice soddisfatto dell’esperienza fatta da capo del governo. “Cosa ho imparato in venti mesi? Troppe cose. È stata un’esperienza straordinaria di cui sono straordinariamente contento – spiega Draghi –. Finisce in modo molto soddisfacente. Tutti noi abbiamo la buona coscienza del lavoro fatto“.

Oggi pomeriggio l’ultimo Consiglio dei ministri, per approvare alcuni provvedimenti in scadenza. Draghi nel congedarsi da palazzo Chigi tributa ai giornalisti un personale riconoscimento: “Vi rivolgo un ringraziamento sentito. Voi in questi venti mesi, tra pandemia e crisi energetica, avete svolto un servizio straordinario a cittadini aiutandoli a seguire e comprendere ciò che avviene. Un servizio straordinario anche per la democrazia italiana”, dice il premier.


Draghi aggiunge: “Voi, stampa libera, avete avuto dal presidente del Consiglio, da me, il rispetto che si deve alla stampa libera, rispondendo alle domande nel modo più chiaro possibile. Un atto dovuto ma anche un segno di rispetto. È stata una collaborazione piacevole, anche dal punto di vista umano. Nessuno si aspettava che avremmo fatto tante conferenze stampa che duravano ore indefinite. Poi io venivo rimproverato… perché non riuscivo a dire basta alle domande”.

Alla fine, racconta la Dire (www.dire.it), gli applausi ci sono. Anche la foto di rito. I giornalisti non rinunciano alle domande, non previste dal galateo. “Presidente, ma lei è ottimista?”. Draghi non risponde ma ci tiene a precisare che questo non vuol dire che non sia ottimista. Il saluto si tiene nella Sala Verde di Palazzo Chigi. Appesi in anticamera ci sono i ritratti dei 58 presidenti del Consiglio che si sono alternati al tavolo del Governo. Il profilo di Benito Mussolini tiene compagnia a Pietro Badoglio e Luigi Facta. Draghi non lo toglierà.