All’aeroporto di Bologna differenziata al 50% con Hera


L’aeroporto di Bologna è “riciclone: differenziata al 50% con Hera. Al Marconi arrivano sette passeggeri speciali, realizzati con materiali di scarto grazie al progetto “Scart”

Sono 47 le istituzioni religiose cattoliche, protestanti ed ebraiche di 21 Paesi che hanno annunciato il proprio disinvestimento dai combustibili fossili

Tra i record dell’Aeroporto di Bologna, quest’anno arriva anche quello di scalo ‘riciclone’. Grazie all’accordo sottoscritto lo scorso anno con Hera, nel 2022 la raccolta differenziata al Marconi è passata dal 20% al 50%: al recupero sono stati destinate 220 tonnellate di rifiuti ed entro l’anno saranno raccolti 2.000 chili di oli esausti (770 chili da gennaio a giugno) da trasformare in biodiesel.

Per sottolineare i traguardi raggiunti sul fronte della sostenibilità, in aeroporto arrivano sette ‘passeggeri’ un po’ particolari: quattro ‘business woman’ e tre ‘business man’ realizzati in materiali di scarto provenienti dall’industria e creati dagli studenti dell’Accademia delle Belle arti di Firenze, passeggiano nel terminal, tra i banchi del check-in, nelle sale d’attesa, nelle aree vicine agli imbarchi. Sono le opere del progetto ‘Scart’, nato dalla collaborazione tra Hera e le Accademie di Firenze, Ravenna e Bologna per il riutilizzo in chiave artistica dei rifiuti.

“La collaborazione con l’Aeroporto, iniziata solo un anno fa, ha già raggiunto risultati che riteniamo molto importanti, perché siamo riusciti a raddoppiare la raccolta differenziata superando il 50%, eccezionale per una struttura come questa, perché non è detto che i passeggeri abbiano come primo pensiero differenziare i rifiuti”, sottolinea il direttore centrale dei servizi ambientali di Hera, Franco Fogacci.

“Tutto questo è stato fatto in collaborazione con gli esercenti dell’aeroporto. Abbiamo aggiunto anche il progetto per il recupero degli oli esausti e abbiamo avviato il progetto della raccolta dell’organico che viene portato a Sant’Agata per fare il biometano. Continueremo a lavorare sulla parte dei rifiuti, ma abbiamo anche un canale di collaborazione con l’aeroporto sulla modalità sostenibile per l’installazione di colonnine di ricarica per i mezzi elettrici e per il fotovoltaico“, spiega Fogacci.

“La canzone di De Andrè dice che ‘dal letame nascono i fiori’, ecco dagli scarti nascono le opere d’arte all’interno di un progetto di collaborazione con Hera che abbiamo avviato l’anno scorso. Queste opere d’arte rappresentano i nostri viaggiatori“, aggiunge l’amministratore delegato del Marconi, Nazareno Ventola.

Le opere dei giovani artisti dell’Accademia di Firenze saranno esposte all’ingresso della Business Lounge e in sala imbarchi fino a marzo. “Trasformare i rifiuti in opera d’arte è il riuso più nobile. Fra l’altro stiamo parlando di rifiuti industriali, un materiale eterogeneo e interessante dal punto di vista didattico. Le statue, a grandezza naturale, rappresentano l’uomo e la donna ‘business’ e sono perfetti per quest’ambientazione”, conclude il direttore Marketing di Herambiente e ideatore del progetto Scart, Maurizio Giani.