Su Rai 5 Daniel Harding interpreta Strauss con Santa Cecilia


In prima serata su Rai 5 Daniel Harding interpreta Strauss con Santa Cecilia. Il pianista Paul Lewis solista nel celebre Concerto di Grieg

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Ha segnato il ritorno sul podio dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia del grande direttore inglese Daniel Harding il concerto del giugno scorso, che Rai Cultura propone in prima visione tv venerdì 30 settembre alle 21.15 su Rai 5.  Harding ha lavorato giovanissimo al fianco di Simone Rattle come suo assistente dirigendo la City of Birmingham Symphony Orchestra nel 1994, poi, come assistente di Claudio Abbado, nel 1996 (all’età di soli ventuno anni) ha diretto i Berliner Philharmoniker. Da allora ha ricoperto gli incarichi, tra gli altri, di Direttore Musicale della Swedish Radio Symphony Orchestra e dell’Orchestre de Paris e di Direttore ospite principale della London Symphony Orchestra.

Accanto a lui, nel concerto di Santa Cecilia, un altro grande musicista inglese: il pianista Paul Lewis, regolare ospite delle maggiori orchestre, premiato con due premi Edison, tre Gramophone, Diapason d’or de l’Année e molti altri.

Apre la serata il “Concerto per pianoforte” di Edvard Grieg, il più celebre compositore norvegese, composto nel 1868 ed eseguito per la prima volta a Copenaghen nel 1869.

Una dolce serenità melodica caratterizza il primo movimento “Allegro molto moderato,” mentre l’”Adagio” coinvolge l’ascoltatore con quelle tenerezze timbriche tipiche del lirismo nordico. Il terzo e conclusivo movimento “Allegro moderato molto e marcato” è, invece, ispirato a una danza norvegese ed è intriso di dettagli carpiti dal folclore locale.
Nella seconda parte della serata Harding interpreta il poema sinfonico di Richard Strauss “Una vita d’eroe”, terminato nel dicembre del 1898 ed eseguito a Francoforte l’anno successivo. Una sorta di ritratto autobiografico dell’autore che include numerose autocitazioni, tratte in gran parte dai poemi sinfonici precedenti, ma anche dall’opera “Guntram” e dal Lied “Morgen”. “Opera straordinaria, inebriata d’eroismo, colossale, barocca, triviale, sublime. Un eroe omerico vi si dibatte in mezzo ai sogghigni della folla stupida” secondo le parole dello scrittore Romain Rolland, amico e ammiratore del compositore.