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Appia Antica candidata a patrimonio dell’umanità Unesco

appia antica

Due appuntamenti di Legambiente a Roma il 12 e il 18 maggio con Appia Day e Magnalonga. Pedalando tra storia, cultura, divertimento ed enogastronomia di qualità

Al via la candidatura dell’Appia Antica a patrimonio dell’umanità Unesco: 4 Regioni coinvolte e 74 Comuni, grande occasione per il Mezzogiorno

Il Ministero della Cultura presenterà il 1 ottobre alle 15:00 a Firenze, nell’ambito di TourismA – Salone Archeologia e Turismo Culturale, la candidatura all’Unesco come sito patrimonio dell’umanità della Via Appia Antica.
“Si tratta di una grande operazione di tutela e valorizzazione a livello globale di uno straordinario patrimonio culturale del Sud Italia – dichiara il Ministro della Cultura, Dario Franceschini – una via che per millenni ha unito Oriente e Occidente e lungo la quale la cultura greca ed ellenistica è penetrata nella romanità. Il ministero sta investendo sulla tutela dei monumenti e sulla valorizzazione della via Appia oltre 22 milioni di euro” ha concluso Franceschini.
28 uffici del Ministero, 4 regioni, 13 città metropolitane e province, 74 comuni, 14 parchi, 25 università, oltre a numerose comunità territoriali, si sono uniti per tutelare, valorizzare e promuovere la candidatura di questo sito, che si sviluppa quasi per intero nel Mezzogiorno d’Italia. Il percorso integrale della prima consolare romana ad essere tracciata parte da Roma per arrivare a Brindisi, con la variante traianea che invece collega tra loro le città di Brindisi e Benevento.
L’antico asse di comunicazione, il primo concepito come “via publica”, fu il prototipo
dell’intero sistema viario romano che, con i suoi 120.000 km di lunghezza complessiva, costituisce ancora oggi il nerbo dell’articolata viabilità del bacino del Mediterraneo.
Le ben conservate testimonianze infrastrutturali, archeologiche, architettoniche, funerarie e civili della via Appia, distribuite lungo l’intero tracciato, rappresentano un patrimonio culturale di eccezionale valore che è necessario tutelare e valorizzare.
Il Ministero della Cultura, per sostenere la candidatura, sta inoltre investendo ingenti cifre nel restauro e nella valorizzazione di alcune evidenze archeologiche situate lungo il percorso della strada, contribuendo così a rivitalizzare lo straordinario patrimonio culturale del Mezzogiorno.
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