Francesco Marzio duetta con Laioung nel nuovo singolo


Esce per MTmusic in radio e in tutti i digital stores “LEONI 2.0”, il nuovo singolo di Francesco Marzio, featuring il noto rapper Laïoung

"Voglio solo che ridi": pubblicato il nuovo singolo di Francesco Marzio scritto insieme a Luca Sala e al Produttore Filadelfo Castro

Esce per MTmusic in radio e in tutti i digital stores “LEONI 2.0”, il nuovo singolo di Francesco Marzio, featuring il noto rapper Laïoung.

Laïoung, che si è definitivamente trasferito negli Stati Uniti per proseguire la sua carriera in lingua straniera, ha scelto il brano dai temi forti del conterraneo pugliese Francesco Marzio, e ha raccontato con le sue stesse barre all’interno del pezzo il motivo del suo saluto all’Italia.

Leoni è un atto di coraggio che solo un Leone può affrontare”: ci dice Marzio, che in questo brano tratta argomenti non facili, come mafia, l’infanzia e le amicizie in ambienti poco fanciulleschi del Sud Italia, i pregiudizi della comunità e del venire “etichettato”, nonché anche della necessità di dover rinunciare all’amore per proteggere chi amiamo davvero.

Ti fermo il cuore con un nodo a strozzo

E ti dovrò mentire mi conosco

Ti prendo le mani tutto a posto

Ma quello che ho fatto non ha prezzo

L’universo adesso chiede il conto

Zero sconto

Io voglio che ti salvi 

Devi odiarmi

Devi odiarmi 

Laïoung sceglie questi temi, accompagnati da sonorità elettropop contemporanee a lui familiari per raccontarsi.

Lo pseudonimo “Laïoung” deriva dall’unione delle parole “lion” (in inglese “leone”) e “young” (in inglese “giovane”) che stanno a indicare sia la sua origine sierraleonese, sia il suo spirito giovane e libero.

Non è casuale che proprio Leoni 2.0 la sua scelta in questo momento della sua vita: “Voglio salutare l’Italia ed Ostuni con Leoni 2.0 di Francesco Marzio, perché lo stimo ed è di Ostuni come me: appena l’ho ascoltato ho capito che era la giusta occasione per raccontare la mia storia. Mi sto dedicando al mercato americano, questo è forse il mio ultimo featuring in italiano”.

Ho visto mia nonna piangere 

Diamanti nelle sue lacrime 

Pure ho lasciato l’Italia per il mio futuro ma cosa ne sai di me 

Nessuno che ti da credito per il tuo impegno e per tutte quelle cose che hai fatto

Per tutta la gente che poi si dimentica quando vedono la fama 

Quindi è difficile differenziare la vera gente che ti ama 

Credevano che erano amici e invece vedevano solo la grana 

Invece io vedevo la grana ma nel mio futuro 

Perché non lo faccio solo per i soldi mi faccio guidare dalla mia passione nostrana 

Poi ho capito che non tutti quanti vogliono il tuo meglio 

Tanto valore alle giuste persone e alla mia passione tengo quella gente lontana

Leoni è un racconto di vita in cui un filo sottile distingue la malavita dalla bella vita. E’ anche una storia di etichette che gravitano sopra alle persone, che devono lottare doppiamente per ottenere la stima del Paese in cui vivono, tanto da sembrare di remare controvento. Al Sud le etichette vengono chiamate “razze” e Leoni racconta di quanto sia complicato modificare “una razza” per l’opinione comune.

Pertanto Leoni è anche un’esortazione a valutare cosa si celi dietro al “crescere alle corti dei Principi” con le “spiagge dorate coi bossoli”. Vuole essere sia un racconto che un consiglio per la gente, per il Paese e per i ragazzi che ogni giorno si trovano al bivio tra due scelte.

Leoni è un brano elettropop con una struttura non convenzionale, pensato per fondere le sonorità elettroniche delle ritmiche e dei synth con strumenti più tradizionali come chitarre e archi suonati in modo contemporaneo. Il testo è di Francesco Marzio e Stefano Paviani, la musica è di Filadelfo Castro, che si è occupato della produzione musicale, e di Stefano Paviani.

Il video ufficiale, con Jacopo Andreoli per Marjal Production alla regia è uscito il 16 agosto contestualmente al singolo. Il video è proiettato principalmente in una sorta di metaverso con la tecnologia 3D con una storia emozionante con un finale epico che svela il potere della musica.