Epatite C: arriva in Italia test simultaneo per antigene e anticorpi


Disponibile in Italia il primo test immunologico che consente la determinazione simultanea e indipendente dell’antigene e degli anticorpi del virus dell’epatite C (HCV)

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Disponibile in Italia il primo test immunologico che consente la determinazione simultanea e indipendente dell’antigene e degli anticorpi del virus dell’epatite C (HCV) a partire da un singolo campione di plasma o siero. Il test può essere utilizzato per rilevare la fase iniziale dell’infezione, nelle fasi successive o in presenza di segni di un’infezione cronica che può portare ad altre patologie, come il tumore al fegato. Il test è messo in commercio da Roche.

Utilizzando la doppia rilevazione dell’antigene core dell’HCV e degli anticorpi contro il virus, questo test consente una diagnosi significativamente precoce dell’infezione da virus dell’epatite C rispetto all’utilizzo di test che rilevano unicamente gli anticorpi. L’antigene core, infatti, si presenta anticipatamente nel corso dell’infezione ed è un marker che segnala una replicazione virale in atto. Questo test può quindi favorire un intervento tempestivo sui pazienti, e portare alla riduzione del numero di ulteriori prelievi e test aggiuntivi, alleviando parte del carico sui sistemi sanitari.

Nel 2019, 58 milioni di persone convivevano con l’infezione cronica da HCV, ma solo il 21% ne era a conoscenza1. 290.000 i decessi per cause legate all’epatite C, come cirrosi e tumore al fegato, più di quelli dovuti all’HIV o alla malaria. Sebbene non sia disponibile un vaccino per l’HCV, esiste un trattamento efficace con antivirali che può portare ad una cura nel 98% dei pazienti.

Un maggior uso e accesso a soluzioni diagnostiche innovative è un elemento fondamentale per ridurre l’impatto del virus, nonché per consentire una migliore gestione della malattia per i pazienti positivi all’HCV.

Attraverso la diagnosi precoce è possibile fornire tempestivamente ai pazienti cure adeguate, contrastare la progressione della malattia nonché la sua trasmissione e, potenzialmente, ridurre i costi sanitari non necessari: condizioni necessarie per l’eradicazione dell’epatite C.