Benzina: taglio delle accise prorogato al 5 ottobre


Taglio delle accise sulla benzina prorogato da Mite e Mef al prossimo 5 ottobre: la misura bocciata dalle associazioni dei consumatori

benzina brunetta accise 25 centesimi

Una misura ridicola che rappresenta una presa in giro per gli italiani. Così il Codacons boccia il taglio delle accise prorogato da Mite e Mef al prossimo 5 ottobre.

“Si tratta di un provvedimento che non risolve affatto l’emergenza prezzi in Italia, e non affronta in modo efficace il problema dei carburanti, con i listini alla pompa che sono tornati a salire – afferma il presidente Carlo Rienzi –. Oggi il gasolio costa oltre il 20% in più rispetto allo scorso anno, con effetti diretti sui prezzi al dettaglio, e di fronte a tale situazione limitarsi a prorogare ogni mese il taglio delle accise non è più sufficiente”.

“Contestiamo anche l’inutile richiesta di prolungare fino a fine ottobre la riduzione delle accise, perché l’emergenza va risolta in modo serio senza ricorrere a misure tampone, attraverso provvedimenti in grado di bloccare la crescita dei prezzi alla pompa di benzina e gasolio sul lungo periodo” conclude Rienzi.

Anche Assoutenti esprime insoddisfazione

Il Governo non può pensare di affrontare il problema dei prezzi dei carburanti prorogando ogni 15 giorni il taglio delle accise, e deve studiare soluzioni strutturali e sul lungo periodo. Lo afferma Assoutenti, commentando l’arrivo di un decreto ministeriale (Mef e Mite) che prorogherà al 5 ottobre gli interventi sulle accise.

“Ci sembra francamente poco – afferma il presidente Furio Truzzi – Il taglio delle accise è una misura oramai superata e non più adatta ad affrontare l’emergenza prezzi in Italia, soprattutto alla luce della nuova risalita di benzina e gasolio alla pompa. La questione carburanti va affrontata in modo serio, attraverso interventi strutturali sulla definizione dei prezzi e una lotta serrata alle speculazioni, in modo da consentire riduzioni dei listini sul lungo periodo”.

“Ci auguriamo che il prossimo Governo sappia trattare il tema carburanti in modo più incisivo, e ricordiamo che la crescita dei listini di benzina e gasolio ha effetti diretti sull’inflazione e sull’economia, determinando il rialzo dei prezzi di tutti i prodotti trasportati” conclude Truzzi.