Più Europa rompe con Azione e attacca Calenda


Più Europa rompe con Azione: “Calenda incoerente, ha stracciato l’accordo senza che vi fosse nessuna violazione di quello che c’era scritto. Noi rivendichiamo il patto col Pd”

letta calenda

La rottura del patto tra Carlo Calenda e il Pd provoca, a catena, un’altra divisione. Più Europa, che insieme al leader di Azione aveva firmato l’accordo con il segretario dem Enrico Letta, non segue Calenda e rivendica l’intesa con i Democratici. Fine, quindi, della federazione tra Azione e Più Europa.

“Come Più Europa avevamo una federazione con Azione nata otto mesi fa ed è stato un progetto al quale abbiamo tenuto molto – spiega Riccardo Magi, presidente di Più Europa -. Nelle ultime settimane abbiamo verificato la possibilità di patto di un accordo elettorale con il Pd e non è stato facile raggiungerlo. L’accordo è stato firmato martedì scorso, non mesi fa. Questo accordo raggiunto non senza fatica sottoscritto da Calenda, Letta e Della Vedova, dopo 4-5 giorni è stato stracciato da Carlo Calenda, senza che vi fosse nessuna violazione da parte delle altre parti di quello che c’era scritto“.

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Magi, intervistato nel programma ‘Gli Inascoltabili’ in onda sull’emittente radiofonica New Sound Level, aggiunge: “Dopo questo strappo inevitabilmente noi dobbiamo prendere delle decisioni, abbiamo ribadito che quello è un accordo che rivendichiamo. Dispiace l’incoerenza di Carlo Calenda che ha detto sempre che la parola data ha un valore e va mantenuta. Secondo me viene data troppo per scontata l’unità del centrodestra. Nella passata legislatura si erano candidati tutti assieme e poi una parte è andata al Governo. Dove sta questa unità? Anche a costo di perdere elettori, noi di Più Europa siamo un piccolo partito, non abbiamo mai fatto promesse che non potevamo mantenere“.

“La nostra storia insieme alla figura della leader Emma Bonino è riconosciuta unanimemente come una storia di coerenza – continua Magi – poi si può anche ritenere di fare alleanze con qualcuno ed è il tentativo fatto con Calenda, purtroppo però la sua coerenza è durata cinque giorni. Noi diamo una valutazione positiva dell’accordo col Pd, per noi resta quello che è stato firmato, quella è una base di accordo molto breve ma molto chiaro, poco ambiguo e diretto sui punti essenziali. Ovviamente poi noi abbiamo il nostro programma, e continueremo a fare, ad esempio sulla legalizzazione della cannabis e sul tema dei diritti civili in generale, quello che abbiamo fatto sempre negli ultimi decenni. Io penso che i cittadini devono guardare non tanto a ciò che viene detto ma a quello che è stato fatto negli anni precedenti – conclude il presidente di Più Europa – perché quella è garanzia di coerenza di un politico e di un partito”.