“La mossa del cavallo”: l’arte di Luigi Ballarin fino a settembre a Siena


“La mossa del cavallo” è la nuova mostra personale di Luigi Ballarin: si svolgerà a Siena, presso le sale del Complesso Museale Santa Maria della Scala, fino all’11 settembre

ballarin la mossa del cavallo

“La mossa del cavallo” è la nuova mostra personale di Luigi Ballarin, curata da Michela Simona Eremita, che si aprirà a Siena, presso le sale del Complesso Museale Santa Maria della Scala, fino a domenica 11 settembre. In mostra circa trenta opere inedite, con il nobile equino assoluto protagonista, tra sagome e tappeti, decori minuziosi e disegni geometrici. L’esposizione, promossa dal Comune di Siena nelle figure del Sindaco Luigi De Mossi e dell’Assessore alla Cultura Pasquale Colella Albino, sintetizza la personale e costante ricerca dell’artista, dimostrando, senza mai azzardare, un sapiente equilibrio tra tradizione e sperimentazione.

LE OPERE IN MOSTRA – La produzione artistica di Ballarin, tra contrasti cromatici, forme essenziali ed equilibrati movimenti, è intrisa inoltre di “arti” e di storia, dimostrandosi brillante ponte tra Oriente e Occidente, con rimandi stilistici ad altre culture, in primis quelle bizantina e turca. Il risultato diventa quindi “meta-arte”, un’arte che guarda all’arte, con quel cavallo che ne è al contempo sintesi e sorgente. Grazie alle tecniche miste e all’uso dell’acrilico e dello smalto, Ballarin rende insolite le sue decorazioni, imprecise da vicino ma perfette da lontano. Infine, all’interno della sala sarà proiettato in loop un breve video realizzato, in occasione dell’esposizione, dalla Busacca Produzioni Video – Trento.

BREVE BIOGRAFIA DELL’ARTISTA – Luigi Ballarin inizia la sua carriera artistica negli anni ‘90 a Venezia; nel 2000 si trasferisce a Roma e, dopo un invito per una mostra personale, si innamora di Istanbul. Attualmente vive e lavora nelle tre città, creando un unione tra culture diverse con un linguaggio unico e originale. La sua arte è infatti unione tra Oriente e Occidente e sintetizza in immagini iconiche le suggestioni delle arti minori, che percorrevano i cammini degli scambi commerciali e dei viandanti, e fondevano le diverse tradizioni: le decorazioni delle maioliche, lo smalto delle oreficerie, i ricami dei tessuti preziosi.