In prima serata su Rai Storia “Italia. Viaggio nella bellezza” mostrerà il documentario “Gli invisibili di Pompei” di Brigida Gullo e Eugenio Farioli Vecchioli
Non solo la maestosità delle case e delle ville romane, l’eleganza degli affreschi, la ricercatezza dei mosaici. Pompei è anche una città “nascosta”, come testimonia la cosiddetta “stanza degli schiavi” di Civita Giuliana, scoperta nel 2021, piccola e spoglia, con i pochi arredi e gli attrezzi da lavoro. Il doc “Gli invisibili di Pompei” di Brigida Gullo e Eugenio Farioli Vecchioli – in onda lunedì 11 luglio alle 21.10 su Rai Storia per “Italia. Viaggio nella bellezza” svela Pompei nella sua interezza per restituire alla città e alla società che la abitava la sua vera identità.
E c’è anche un’altra faccia rimasta piuttosto nascosta: quella appena al di fuori delle sue mura, che comprende i siti archeologici di Villa di Arianna e di Villa San Marco a Stabia, di Villa di Poppea a Oplontis e di Villa Regina a Boscoreale, siti che oggi appartengono al Parco Archeologico di Pompei. L’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. non distrusse soltanto le città immediatamente vicine, come Pompei ed Ercolano. Lungo la costa, vi era un fiorire di agglomerati urbani, ville marittime, ville rustiche e piccoli porti che, alternati a giardini fioriti, vitigni e discese a mare, davano forma e colore a un paesaggio variopinto e armonico.