Nanoparticelle di polistirene rischiose come l’azoximetano


Micro e nanoparticelle di polistirene ingerite e assorbite dalle cellule del colon umano producono effetti simili a quelli dell’agente cancerogeno azoximetano

Nanoparticelle di polistirene

Micro e nanoparticelle di polistirene ingerite e assorbite dalle cellule del colon umano producono cambiamenti del metabolismo simili a quelli indotti dall’agente cancerogeno azoximetano. È quello che emerge da uno studio sperimentale che, utilizzando un nuovo approccio di analisi di systems metabolomics, dimostra l’effetto nocivo dell’ingestione di polistirene. Il team di ricercatori dell’Istituto di bioimmagini e fisiologia molecolare del Cnr diretto da Danilo Porro, dell’università di Milano-Bicocca e dell’Istituto di farmacologia traslazionale del Cnr, coordinato da Daniela Gaglio, ricercatrice Cnr-Ibfm e responsabile dell’Infrastruttura di Metabolomica ISBE-IT SYSBIO, ha dimostrato in via sperimentale che le cellule sottoposte all’esposizione cronica di particelle di polistirene mostrano simultaneamente quattro segni distintivi dell’alterazione metabolica tumorale. Lo studio aggiunge nuove importanti evidenze sull’effetto causato dall’ingestione cronica di polistirene e sulla sua potenziale azione come fattore di rischio nello sviluppo del tumore al colon. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Chemosphere.

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