Tumori della pelle: colpiti oltre 7 milioni di europei


L’1,7% della popolazione europea adulta ha avuto un tumore della pelle secondo un sondaggio promosso dall’Accademia Europea di Dermatologia e Venereologia (EADV)

Terapia con Rna messaggero può eliminare il melanoma: la ricerca è stata pubblicata sulla rivista Science Translational Medicine

L’1,7% della popolazione europea adulta ha avuto un tumore della pelle. Si stima perciò che oltre 7 milioni e 300mila cittadini siano stati colpiti da queste neoplasie. E’ quanto sostiene un sondaggio promosso dall’Accademia Europea di Dermatologia e Venereologia (EADV). Lo studio si chiama “Burden of Skin Disease” (Bosd) ed è stato condotto su 44.689 adulti provenienti da 27 Paesi del Vecchio Continente.

I dati dell’indagine mostrano anche che il controllo dei nei o lo screening, per un eventuale cancro della pelle, sono stati i motivi principali per cui i pazienti hanno consultato un dermatologo. Negli ultimi 12 mesi il 22% degli appuntamenti, con uno specialista della pelle, sono stati presi per controllare un neo o una lesione. Delle persone intervistate, lo 0,6% ha riportato una diagnosi di melanoma, la forma più letale di tumore della pelle. Tuttavia, i carcinomi dei cheratinociti (che includono i carcinomi a cellule basali e squamocellulari) sono di gran lunga i più diffusi. Risultano inoltre in più rapido aumento con un’incidenza che dovrebbe arrivare a oltre il 40% fino al 2040.

Marie-Aleth Richard, professoressa presso l’Ospedale universitario di La Timone, Marsiglia e membro del consiglio EADV che ha guidato l’indagine, ha affermato che i risultati “dimostrano la necessità di agire per prevenire il cancro della pelle, che ha una buona prognosi se diagnosticato precocemente”. Richard ha affermato di ritenere che il sondaggio “sottolinei la necessità di una migliore consapevolezza sul cancro della pelle”. “Il cancro della pelle fa parte del 40% dei tumori prevenibili e la cui incidenza potremmo ridurre considerevolmente se fornissimo un’istruzione piu’ coerente e diffusa alla popolazione”, ha aggiunto l’esperta.