Il declino dei ghiacci della Marmolada nelle foto di Copernicus


Nelle immagini del satellite Copernicus, il confronto con gli anni precedenti evidenzia la progressiva diminuzione del manto nevoso che alimenta i ghiacciai della Marmolada

marmolada

Greenpeace diffonde le immagini satellitari dei principali ghiacciai italiani: il ghiacciaio della Marmolada, dove si è consumata la terribile tragedia di domenica, dell’Adamello, del Monte Bianco e dei Forni. Il confronto con gli anni precedenti evidenzia la progressiva diminuzione del manto nevoso che alimenta i ghiacciai. Una risorsa preziosa per le riserve idriche e per l’ idroelettrico.

Restando scoperti già a giugno ed esposti alle temperature estive, si legge nel comunicato, questi ghiacciai sono destinati ad arretrare ulteriormente e a ridursi di spessore, ma la loro scomparsa è un grave problema perché rischia di andare perduta una preziosa riserva idrica e una fonte importante per la produzione di energia idroelettrica.

I ghiacciai sono il simbolo dell’intensità dei cambiamenti ambientali che stiamo causando, sono il segnale di quanto velocemente sta avvenendo questo cambiamento. Anche la tragedia della Marmolada, avvenuta a causa dell’incremento delle temperature di queste settimane, è direttamente correlabile con la crisi climatica- ha raccontato il glaciologo Claudio Smiraglia, membro del Comitato Glaciologico italiano- Se non ci sarà una decisa inversione di tendenza nelle temperature e nelle precipitazioni nevose, nell’arco di pochi decenni la quasi totalità dei ghiacciai alpini e molti delle altre catene montuose si estingueranno“.

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Il comunicato di Greenpeace prosegue: “Dietro tragedie come quella del ghiacciaio della Marmolada, o la condizione di siccità che sta mettendo in ginocchio intere aree del nostro Paese, ci sono i cambiamenti climatici causati dalle emissioni di gas serra prodotte dalle attività antropiche. E dietro le emissioni di gas serra ci sono le politiche dei governi, che continuano a puntare sui combustibili fossili, ritardare la transizione energetica e permettere alle grandi aziende del petrolio e del gas di generare enormi profitti a discapito dell’ambiente. Se vogliamo scongiurare gli effetti peggiori della crisi climatica c’è solo una cosa da fare: abbandonare le fonti fossili, investire su energia rinnovabile ed efficienza energetica, e dare seguito con urgenza agli impegni per la riduzione delle emissioni climalteranti”.