Il settore della cura delle unghie non conosce crisi


Ricostruirsi le unghie è sempre più un’esigenza e il “Nail” in Italia vola: un settore in crescita, in cui si può essere consulenti oppure titolari di salone

unghie

Nell’Italia post-Covid ci sono mestieri che non hanno subito crisi, anzi con la pandemia che mostra segni di cedimento stanno diventando un punto di approdo per tante persone, le ragazze in particolare. Il settore si chiama Nail. Onicotecnica, invece, è il termine per indicare questa nuova professione. “Farsi la ricostruzione unghie– spiega Roberta Giannetti, una delle principali formatrici in Italia- è diventata sempre più un’esigenza. Come un’esigenza è quella di rispondere a una domanda di mercato che, negli anni, è andata pian piano aumentando. Ma non deve essere una professione improvvisata perché occorre prepararsi e farlo al meglio”.

L’ACCADEMIA MISTER NAIL

Un’esigenza che, in Italia, sta prendendo diverse forme professionali. “Data la grande richiesta, le figure professionali sono molteplici. Chi lavora nel settore nails, infatti, può diventare titolare di salone, insegnante di ricostruzione unghie o consulente per aziende che rivendono prodotti. “Per ricoprire con successo queste mansioni non basta saper ricostruire al meglio le unghie- afferma Slobo Stevanovic, il consulente aziendale che insieme a Giannetti ha fondato l’accademia MasterNail– occorre anche avere nozioni di management per creare aziende performanti sostenibili sotto il profilo economico”.

Il mercato, insomma, nel settore beauty chiede sempre più figure professionali che, una volta formate, hanno diversi sbocchi occupazionali: “Abbiamo avuto oltre 3 mila allieve- ricorda Giannetti- e la loro vita, in molti casi, è cambiata. Molte di loro sono venute da noi per risolvere il problema lavorativo, altre per cambiare attività e renderla più soddisfacente dal punto di vista remunerativo, altre ancora con il sogno di avviare una propria attività imprenditoriale”.

LA SPA DELLE UNGHIE A CUNEO

E molte storie dimostrano che questo è assolutamente possibile. “Sandra- afferma Stevanovic- è uno degli esempi più eclatanti. È stata dipendente in questo settore per oltre quattordici anni, poi ha deciso di formarsi nella nostra Accademia e la sua vita è cambiata radicalmente”. Sandra Delfino, una volta formata, ha aperto a Cuneo La Spa delle Unghie, la prima Spa in Italia dedicata al benessere di unghie, mani e piedi. La Spa ha preso vita a settembre dello scorso anno e sotto la guida di Roberta e Slobo ha già preso il volo: “L’utile aziendale e il mio stipendio superano ora i quattromila euro al mese”.

Shakira Bufalino, invece, è oggi un’insegnante e offre il proprio sapere, nel campo dell’onicotecnica, a decine e decine di ragazze: “Inizialmente lavoravo come commessa però non ero soddisfatta e desideravo un cambiamento. Non è stato facile, ricordo ancora le giornate e le nottate passate tra un allattamento, i pannolini da cambiare e lo studio. Ma ne è valsa la pena”.

Il settore del Nail, spiega la Dire (www.dire.it), dà molte possibilità ma al tempo stesso è anche molto competitivo. Richiede competenze tecniche, conoscere i meccanismi imprenditoriali, come gestire l’azienda e, soprattutto, come farlo sotto il profilo economico. Inoltre, è necessario conoscere le tecniche di vendita adatte a questo specifico mercato e come promuoversi in maniera adeguata.