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Alopecia areata: ricrescita dei capelli con baricitinib

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Il 40% circa degli adulti con alopecia areata trattati con baricitinib ha ottenuto una ricrescita significativa dei capelli in 52 settimane

Quasi il 40% degli adulti con alopecia areata trattati con l’inibitore orale della Janus chinasi (JAK) 1 e 2 baricitinib ha ottenuto una ricrescita significativa dei capelli in 52 settimane, secondo i risultati aggiornati di due studi di fase III presentati al congresso dell’American Academy of Dermatology (AAD) 2022.

I risultati indicano un miglioramento dei tassi di risposta e della crescita dei capelli tra i partecipanti allo studio, ha affermato il relatore e autore principale dello studio Brett King, professore associato di dermatologia presso la Yale University School of Medicine di New Haven, nel Connecticut. Al congresso European Academy of Dermatology and Venereology (EADV) 2021 King aveva presentato i risultati a 36 settimane, pubblicati di recente sul New England Journal of Medicine.

Dati raggruppati a 52 settimane di 2 trial clinici
Tutti i pazienti arruolati nei due studi, chiamati BRAVE-AA1 e BRAVE-AA2, di fase III, randomizzati e controllati con placebo, presentavano una grave alopecia areata, definita da un punteggio SALT (Severity of Alopecia Tool) ≥ 50, che significa fino al 50% di presenza dei capelli (copertura del cuoio capelluto). Il punteggio varia da 0 (nessuna caduta dei capelli) a 100 (perdita completa dei capelli). L’endpoint primario era un punteggio SALT ≤ 20, corrispondente all’80% di copertura del cuoio capelluto.

Per i risultati a 52 settimane presentati al congresso i ricercatori hanno raggruppato i dati di entrambi gli studi clinici, per un totale di 1.200 pazienti. Dopo 36 settimane il gruppo placebo è stato riassegnato in modo casuale a ricevere baricitinib alla dose di 2 o 4 mg una volta al giorno.

Ulteriore miglioramento della ricrescita dei capelli
Al basale, i pazienti arruolati nello studio avevano un punteggio SALT medio di 85,5. Dopo 52 settimane il 39,0% dei soggetti trattati con 4 mg di baricitinib aveva una copertura del cuoio capelluto di almeno l’80%. Di questi, quasi tre su quattro (74,1%) avevano almeno il 90% di copertura del cuoio capelluto o un punteggio SALT ≤ 10.

Nei pazienti che hanno ricevuto il dosaggio da 2 mg, dopo 52 settimane il 22,6% aveva un punteggio SALT ≤2, pari ad almeno l’80% di copertura del cuoio capelluto, e due terzi (67,5%) almeno il 90% di copertura.

A titolo di confronto, dopo 36 settimane, il 35,2% dei partecipanti a BRAVE-AA1 e il 32,5% dei partecipanti a BRAVE-AA2 sottoposti a baricitinib 4 mg avevano una copertura del cuoio capelluto di almeno l’80%. Nel gruppo che assumeva la dose più bassa, il 21,7% e il 17,3% dei pazienti rispettivamente negli studi BRAVE-AA1 e BRAVE-AA2, aveva raggiunto almeno l’80% di copertura del cuoio capelluto (queste percentuali differiscono leggermente dal lavoro pubblicato per via di analisi diversa dei dati mancanti, ha fatto presente il relatore).

In sintesi, i risultati indicano che il 5% in più di pazienti ha raggiunto l’endpoint primario nelle ulteriori 16 settimane dello studio, ha affermato King.

Gli eventi avversi a 52 settimane erano coerenti quelli a 36 settimane e non si sono verificato in più del 10% dei partecipanti. I più comuni sono stati cefalea, acne e aumento dei marcatori ematici correlati ai muscoli. Le infezioni più comuni riportate sono state polmonite, herpes zoster e infezioni del tratto urinario. Altre infezioni opportunistiche riportate durante lo studio includevano tubercolosi, herpes zoster multidermatomico, candidosi esofagea, pneumocistosi, istoplasmosi acuta, criptococcosi, citomegalovirus e virus BK.

Ricrescita anche di ciglia e sopracciglia
L’alopecia areata è una condizione autoimmune in cui le cellule immunitarie attaccano i follicoli piliferi, provocando la caduta dei capelli, ed è associata a stress emotivo e psicologico.

«Molti sottovalutano l’impatto di questa condizione sui pazienti» ha commentato Adam Friedman, professore di dermatologia alla George Washington University, Washington DC, non coinvolto nello studio. «Il carico della malattia, che è certamente di natura emotiva ma anche fisica, deve assolutamente essere affrontato con farmaci approvati dalla Fda, che è l’obiettivo di questi studi».

L’alopecia può attaccare qualsiasi follicolo pilifero ma raramente lo distrugge, quindi i capelli possono ricrescere. I trial BRAVE-AA1 e AA2 si sono concentrate sulla ricrescita dei capelli, ma tra le 36 e le 52 settimane in entrambi i gruppi è migliorata anche la crescita di sopracciglia e ciglia, due esiti secondari, calcolata utilizzando la proporzione di partecipanti che avevano raggiunto la piena ricrescita o una ricrescita con gap minimi. Dopo 36 settimane, al 31-35% circa dei pazienti che hanno ricevuto 4 mg di baricitinib sono ricresciute sopracciglia e ciglia ed entro 52 settimane, sono ricresciute a più di due pazienti su cinque (sopracciglia 44,1%, ciglia 45,3%).

«È un risultato fantastico e un importante passo avanti nell’alopecia areata, soprattutto per i pazienti con i casi più gravi e refrattari» ha affermato Arash Mostaghimi, direttore della dermatologia ospedaliera al Brigham and Women’s Hospital (BWH) di Boston, Massachusetts.

Nel febbraio 2022, la Fda ha concesso una revisione prioritaria per baricitinib per il trattamento dell’alopecia areata grave. La compagnia Ely Lilly, cche sta sviluppando la terapia, si aspetta una decisione normativa entro la fine dell’anno.

Bibliografia

American Academy of Dermatology 2022. Presented March 26, 2022.

King B et al. Two Phase 3 Trials of Baricitinib for Alopecia Areata. N Engl J Med. 2022 Mar 26. 
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