Stop al petrolio russo: prime crepe nell’Unione europea


Bulgaria, Ungheria e Slovacchia si sono opposte al blocco dell’import del petrolio russo: si continua a lavorare per un accordo tra i Paesi europei

Pubblicato sulla rivista Biophysical Economics and Sustainability uno studio sulla qualità delle risorse petrolifere nel ventennio 1999-2018 estratte da trenta compagnie di combustibili fossili

Un accordo europeo per vietare le importazioni di petrolio russo potrebbe essere raggiunto entro la fine della settimana: lo ha sostenuto oggi la ministra francese per la Transizione ecologica, Barbara Pompili, dopo che Bulgaria, Ungheria e Slovacchia hanno espresso la propria opposizione a una proposta della Commissione Ue.

“TROVARE SOLUZIONI PER I PAESI PIÙ DIPENDENTI DALLA RUSSIA”

“Alcuni Paesi sono più dipendenti dal petrolio russo di altri e quindi dobbiamo trovare soluzioni affinché possano sostenere queste sanzioni” ha detto Pompili all’emittente France Info Radio, come riferisce la Dire (www.dire.it). “Credo che dovremmo essere in grado di farlo”.

Questa settimana la Francia ha ospitato una riunione di emergenza dei ministri dell’Energia dei Paesi Ue per discutere dello stop russo alle forniture di gas a Bulgaria e Polonia, che non hanno rispettato la richiesta di Mosca di pagare le importazioni in rubli.