Il Progetto Ciacco salva le chiese romane


progetto ciacco

Il progetto Ciacco si pone l’obiettivo di sviluppare e applicare in situ tecnologie innovative multidisciplinari per lo studio del deterioramento causato dalle infiltrazioni d’acqua nelle murature storiche.

Molti degli edifici storici soffrono, soprattutto in prossimità del Tevere, di infiltrazioni d’acqua, altresì aggravate dai fenomeni meteo estremi che caratterizzano i mutamenti climatici in corso. L’interesse scientifico e tecnologico per le best practice di conservazione di Beni Culturali, non può prescindere dalla ricchissima e variegata richiesta presentata dal territorio laziale e soprattutto dal centro storico di Roma.  Il progetto Ciacco intende contribuire alla definizione dei mezzi necessari per rispondere alle sfide di una gestione ottimale del territorio e della conservazione dei Beni Culturali in esso contenuti. Ciò avverrà dimostrando il grande potenziale diagnostico ottenibile dall’applicazione delle più moderne tecnologie disponibili, mediante l’innovazione strumentale e una sofisticata analisi dei dati sperimentali.

In termini di indagini strumentali e diagnostiche si implementeranno le seguenti azioni:

•Analisi dell’evoluzione storica e urbanistica che ha condotto al raggiungimento della situazione attuale

•Misure geotecniche e rilievi specifici /modelli per inquadrare il problema delle infiltrazioni d’acqua e capirne l’origine e gli effetti sullo strato di terreno di fondazione e sui manufatti

•scansioni NMR con misure assolute dell’umidità

•misure FORS-NIR, immagini acustiche e termografia IR

•scansioni LIF per imaging su agenti di biodegrado ed efflorescenze

•identificazione degli agenti biologici responsabili del biodeterioramento

ll progetto di ricerca Ciacco è stato presentato da Enea, Cnr, Università di Roma  Tor vergata e Euresarte, nell’ambito dell’Accordo di programma quadro “Ricerca, innovazione tecnologica, reti telematiche” “Attuazione degli interventi programmatici e dei nuovi interventi relativi al distretto tecnologico per le nuove tecnologie applicate ai beni e alle attività culturali”. Intervento TE1 – Invito al Centro di Eccellenza a presentare progetti per la seconda fase

Il Cnr partecipa con 2 istituti:l‘Istituto di scienze del patrimonio culturale (Ispc) e l’Istituto di ingegneria del mare (Inm). I laboratori degli Istituti coinvolti si interessano di sviluppo e l’applicazione di sistemi e metodi diagnostici per l’analisi non distruttiva del degrado strutturale dei beni culturali.