Problemi di udito per 1 persona su 4 entro il 2050


Una persona su quattro entro il 2050 sperimenterà una forma di diminuzione dell’udito. Oggi circa il 5% della popolazione mondiale soffre di una perdita uditiva

Giramenti di testa a letto? Potrebbero essere gli otoliti: cosa fare per il disturbo noto come vertigine posizionale parossistica benigna

I problemi uditivi al centro di Hear-a-thon 2022, il più grande evento di sensibilizzazione sul tema organizzato nei giorni scorsi da Udito Italia, onlus attiva da oltre dieci anni per promuovere consapevolezza e conoscenza sui temi dell’udito.

Udito Italia ha riunito a Roma rappresentanti delle istituzioni, operatori sanitari, ricercatori, associazioni e imprese, per una lunga maratona mediatica promossa per diffondere in Italia il messaggio dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) che negli ultimi anni ha lanciato un vero e proprio grido d’allarme sulla diffusione dei disturbi uditivi. “To hear for life, listen with care!” – Proteggi il tuo udito, ascolta responsabilmente!”, esortano gli esperti di Ginevra.

Si parte dai dati: circa il 5% della popolazione mondiale “convive” con una perdita uditiva e le stime dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) prevedono che circa una persona su quattro entro il 2050 sperimenterà una forma di diminuzione dell’udito. A spiegarlo è Mauro Menzietti, fondatore di Udito Italia e membro del World Hearing Forum dell’OMS. “Si prevede che la perdita dell’udito non rimediata rappresenti un costo per l’economia globale pari a 980 miliardi di dollari l’anno – riporta Menzietti – cifra che comprende non solo l’aspetto sanitario del problema, ma anche il sostegno educativo e la perdita di ricchezza. Negli ultimi anni l’allarme maggiore riguarda la sempre crescente esposizione al rumore, soprattutto negli ambienti ricreativi. Ciò ha portato l’OMS a prevedere che oltre un miliardo di giovani nel mondo potrebbe essere a rischio di perdita dell’udito a causa di abitudini di ascolto non sicure”.