Site icon Corriere Nazionale

Gotta: nuovo studio sugli ipouricemizzanti orali

Gotta: febuxostat efficace anche quando somministrato in concomitanza attacco recidivante secondo i risultati di un nuovo studio

Gotta: perseguire il raggiungimento di un target di uricemia al di sotto dello standard di 0,3 mmol/l con la terapia ipouricemizzante orale è inutile

Perseguire il raggiungimento di un target di uricemia al di sotto dello standard di 0,3 mmol/l con la terapia ipouricemizzante orale non solo è un obiettivo difficile da raggiungere ma è praticamente inutile in quanto non in grado di migliorare i punteggi di erosione ossea nei pazienti affetti da gotta. Queste le conclusioni di uno studio di recente pubblicazione su Arthritis & Rheumatology.

Razionale e disegno dello studio
“Studi di laboratorio hanno documentato come i cristalli di acido urico esercitino un rilevante effetto inibitorio sulla funzione degli osteoblasti e degli osteociti – ricordano i ricercatori nell’introduzione allo studio -. Ne consegue che la loro dissoluzione, pertanto, potrebbe rappresentare una strategia importante per prevenire o riparare le erosioni ossee associate alla gotta”.

La necessità clinica di identificare strategie affidabili per la terapia con ipouricemizzanti orali e di determinare se il loro impiego sia in grado di indurre un miglioramento strutturale in questi pazienti ha sollecitato la messa a punto di questo nuovo studio, che si è proposto di determinare se una terapia ipouricemizzante più aggressiva potesse essere in grado di migliorare i punteggi di erosione ossea nella gotta.

Lo studio, un trial randomizzato e controllato in doppio cieco, della durata di 2 anni, ha incluso 104 partecipanti con gotta erosiva, in trattamento con terapia ipouricemizzante orale, con livelli di uricemia uguali o superiori a 0,3 mmol/l.

Questi sono stati randomizzati o ad un regime di trattamento aggressivo – definito dal raggiungimento di valori di uricemia al di sotto di 0,2 mmol/l – oppure ad un regime di trattamento standard – target di uricemia inferiore a 0,3 mmol/l, come raccomandato dalle linee guida di diverse società scientifiche internazionali.

L’endpoint primario dello studio era rappresentato dalla variazione, rispetto al basale, del punteggio di erosione ossea definito mediante esame Tac.

Tra gli endpoint secondari valutati vi erano, invece, la concentrazione media di acido urico nel sangue, la percentuale di partecipanti con target di uricemia raggiunto, la variazione rispetto al basale del punteggio radiografico di danno osseo e la frequenza di eventi avversi (AE).

Risultati principali
Dall’analisi dei dati è emerso che i livelli di uricemia erano significativamente più bassi nei pazienti sottoposti a regime di trattamento “aggressivo” rispetto a quelli trattati con il regime “standard” (p=0,002). Tuttavia, solo il 62% dei pazienti del gruppo sottoposto a regime di trattamento “aggressivo” ha raggiunto i target di uricemia prefissati a 2 anni, rispetto all’83% dei pazienti del gruppo di controllo (p<0,05).

Il gruppo sottoposto a target uricemico inferiore a quello standard, inoltre, è ricorso maggiormente a terapie di combinazione (p=0,0004) e ha necessitato di dosi più elevate di allopurinolo, con una dose media di 746 mg/die vs. 496 mg/die del gruppo di controllo (p<0,001).

Entrambi i gruppi, invece, hanno sperimentato piccoli incrementi dei punteggi di erosione ossea a 2 anno, senza differenze rilevanti tra di loro (p=0,2).

Alcuni domini di outcome, quali le recidive di goffa, i tofi, il dolore, la valutazione globale dello stato di salute fatta dal pazienti, la qualità della vita e le limitazioni allo svolgimento delle normali attività quotidiane sono migliorati in ambo i gruppi (anche in questo caso senza differenze di rilievo tra i bracci di trattamento).

Da ultimo, anche i tassi di AE e di AE seri sono risultati sovrapponibili.

Riassumendo
Nel complesso, i dati dello studio dimostrano come “…la riduzione intensiva dell’uricemia a valori target <0,2 mmol/l sia un obiettivo difficile da raggiungere con la terapia ipouricemizzante orale, spinge verso la terapia di combinazione e non migliora i punteggi di erosione ossea nei pazienti con gotta erosiva – scrivono i ricercatori nelle conclusioni del lavoro -.  Dunque, è sufficiente raggiungere il target di uricemia attualmente raccomandato dalle linee guida (<0,3 mmol/l) per ottenere un beneficio clinico in questi pazienti”.

Bibliografia
Dalbeth N et al. Intensive serum urate lowering with oral urate-lowering therapy for erosive gout: A randomized double-blind controlled trial. Arthritis Rheumatol. 2021 Dec 20. doi: 10.1002/art.42055. Online ahead of print.
Leggi

Exit mobile version