Buon uso del sangue: protocollo tra FNOPI e AVIS


Buon uso del sangue, prevenzione ed educazione alla salute: FNOPI e AVIS sottoscrivono un protocollo per agire insieme

Buon uso del sangue, prevenzione ed educazione alla salute: FNOPI e AVIS sottoscrivono un protocollo per agire insieme

FNOPI e AVIS hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per la prevenzione e l’educazione sanitaria e il buon uso del sangue e dei plasmaderivati allo scopo di tutelare  il  diritto  alla  salute  dei donatori e  di coloro  che  hanno  necessità  di essere sottoposti a  terapia  trasfusionale; promuovere  l’informazione e  l’educazione  sanitaria  verso i  cittadini favorendo la diffusione del concetto di prevenzione e promozione della salute; favorire lo sviluppo della  donazione volontaria, periodica, gratuita,  anonima, associata e  consapevole; promuovere lo sviluppo del volontariato e dell’associazionismo.

Per ottenere questi risultati AVIS e FNOPI garantiranno la collaborazione per divulgare l’accordo ai livelli nazionali, regionali e provinciali, la promozione dell’’iniziativa e un’adeguata comunicazione, una continua e costante collaborazione tra gli eventuali rispettivi gruppi di lavoro, necessaria alla realizzazione ottimale delle rispettive attività.

A questo scopo è stato attivato un tavolo di lavoro comune che potrà avvalersi anche di esperti esterni alle due organizzazioni. Il tavolo nazionale svolgerà azione di coordinamento e monitoraggio di eventuali attività promosse, anche attraverso la stipula di accordi attuativi, a livello locale tra gli Ordini provinciali della FNOPI e le sedi territoriali di AVIS.

“Gli infermieri hanno tra i loro compiti la presa in carico del donatore e del ricevente durante tutto il percorso trasfusionale – ha sottolineano Barbara Mangiacavalli, presidente FNOPI – e secondo un accordo Stato-Regioni del 2012 sono formati in modo specifico per questo. Ma questa specificità non è riconosciuta in termini valoriali e professionali da aziende e istituzioni, mentre, anche con protocolli condivisi e tecnologie adeguate, l’infermiere specializzato può garantire il controllo delle trasfusioni e il buon uso del sangue, così come oggi avviene negli ospedali. Per questo il protocollo con AVIS, per garantire una compliance totale ai cittadini, ha tra gli obiettivi anche quello della promozione del ruolo e della specificità infermieristica”.

“La prevenzione e l’educazione sanitaria passano per un uso consapevole di sangue, plasma e farmaci plasmaderivati – ha spiegato il presidente di AVIS Nazionale, Gianpietro Briola – nonché attraverso la consapevolezza del ruolo indispensabile e insostituibile del donatore. Questo accordo con FNOPI rafforza ulteriormente il ruolo dell’infermiere nell’ambito dell’attività trasfusionale. Promuovere una corretta informazione in termini di tutela della salute è un servizio fondamentale per la società di cui siamo parte, così come lo è conservare il valore etico, periodico e gratuito della donazione di emocomponenti. Oggi il nostro sistema sanitario ha di fronte a sé un obiettivo strategico da centrare: aumentare il personale all’interno delle unità di raccolta. Il Covid ha confermato che la disponibilità dei donatori, nonostante le difficoltà, c’è sempre stata, ma spesso le attività trasfusionali si sono fermate proprio per le situazioni di affanno in cui vertevano le strutture. Allontanare le persone dalla donazione è il danno peggiore che possiamo generare, ecco perché spero che questo protocollo d’intesa sia l’apripista verso la riorganizzazione di cui tutti abbiamo bisogno”.