Femminicidi: il Bacio di Hayez diventa un manifesto di denuncia


“L’abuso” è la rilettura del Bacio di Hayez dell’artista contemporaneo aleXsandro Palombo, la nuova opera di sensibilizzazione di fronte alla facciata del palazzo di Brera

bacio di hayez

Davanti al Palazzo di Brera sede della Pinacoteca, è visibile “L’abuso” la nuova opera di street art firmata aleXsandro Palombo, una rilettura in chiave contemporanea del Bacio di Francesco Hayez, manifesto del Romanticismo italiano. Nella nuova versione la ragazza appare abusata, con il volto livido e sanguinante, mentre il cavaliere le stringe le mani al collo con violenza. L’artista indaga nelle ingiustizie sociali legate agli abusi di genere e di potere derivanti dalla violenza machista e sceglie un luogo simbolico per svelare il suo nuovo lavoro perché, spiega, “attraverso l’arte e la cultura si può trovare il riscatto alla violenza. L’educazione e l’insegnamento alla parità di genere sono fondamentali e devono essere introdotti obbligatoriamente in qualunque sistema educativo di istruzione e formazione”.

L’opera di denuncia e sensibilizzazione è apparsa in prossimità del complesso per creare un dialogo con l’opera permanente e cosi di fronte alla facciata del palazzo di Brera dove è esposta una grande riproduzione del Bacio di Hayez, compare anche quella di Palombo. Ad accompagnare l’opera di street art anche una serie di Manifesti affissi sui totem posizionati all’ingresso del Palazzo, dove i passanti potranno confrontarsi con la nuova versione.

“L’abuso” è un’opera scomoda e spiazzante con cui Palombo riflette sul tema della violenza contro le donne che dilaga nella società contemporanea.

“Nonostante sia un momento storico in cui sempre più donne occupano ruoli di potere e l’emancipazione femminile continua a farsi strada, l’uguaglianza di genere è una realtà ancora molto lontana. Non c’è più un luogo sicuro per le donne, dalle case alle piazze, viviamo in una società impregnata dal machismo e dalla violenza. Penso alla forza e al coraggio delle donne ucraine che stanno cercando di sfuggire all’orrore della guerra e sulla loro strada non solo troveranno bombe, ma anche stupri di guerra.” aleXsandro Palombo

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L’artista prosegue nel suo percorso di ricerca sulla violenza, gli abusi, la privazione dei diritti e delle libertà. Tra i suoi lavori più importanti “Just Because I Am a Woman” con i volti delle donne della politica mondiale vittime di violenza, acquisita nel 2021 dal Museo delle Arti Decorative del Louvre di Parigi entrando a far parte della collezione nazionale.

Nel 2015 l’artista aveva realizzato la serie “Break the Silence” un’opera memorabile che ritraeva molte celebrità vittime di abusi tra cui Angelina Jolie, Kim Kardashian, Gwyneth Paltrow e le invitava a rompere il silenzio sulle violenze di genere. Una serie premonitoria che ha aperto un grande dibattito sui media internazionali anticipando di fatto lo scandalo Weinstein e il movimento Me Too.

Tra le sue produzioni più recenti “Il suicidio di Putin” l’opera apparsa a Milano è una potente riflessione sulla guerra in Ucraina e il ruolo del potere. A Novembre con il supporto delle istituzioni spagnole l’artista ha svelato la serie “She Report Him” che ha fatto il giro del mondo. Kate Middleton, Ursula von der Leyen, Kamala Harris, Christine Lagarde, Letizia Ortiz Regina di Spagna, Anne Hidalgo e Marine Le Pen sono le protagoniste di un’opera che denuncia l’inadeguatezza delle risposte da parte delle istituzioni sul problema della violenza di genere.

E poi ancora “Prince Charming doesn’t exist” l’opera che ritrae Lady Diana e il Principe Carlo e riflette sull’emancipazione femminile e il ruolo della donna nella società contemporanea, ”Who is next i Simpson neri antirazzisti tributo a George Floyd e “Papa Francesco Clochard” che ha anticipato e accesso i riflettori sull’aumento della povertà causato dalla pandemia nel mondo.

aleXsandro Palombo Info

aleXsandro Palombo, artista contemporaneo e attivista, milanese d’adozione è riconosciuto nel mondo per le sue opere satiriche, riflessive e irriverenti che si concentrano sulla cultura pop, la società, le disuguaglianze, l’inclusione e la diversità, l’etica e i diritti umani.