Professionisti e Ddl malattia: interviene De Lise


Malattia professionisti, De Lise (commercialisti): “Estendere tutele a tutti gli obblighi lavorativi”. Mazzucco (Ungdcec): “Rispettare e tutelare il diritto alla vita”

Matteo de lise commercialisti esperto per la soluzione della crisi d'impresa società di capitale

“Il Ddl Malattia è una novità molto importante per i professionisti. Un punto di partenza che occorre rafforzare ulteriormente. Riteniamo infatti necessari interventi legislativi che consentano ai liberi professionisti di vedersi garantito il diritto di mettere in “pausa” tutte le attività lavorative in particolari momenti della propria vita, ad esempio in caso di gravidanza o di malattia personale o di un proprio caro. Per questo, chiediamo che nel Ddl Malattia venga ampliata la tutela del professionista non solo in termini di sospensione degli adempimenti fiscali, ma consentendo la sospensione per un dato periodo di tutti gli obblighi lavorativi professionali”. Lo afferma Matteo De Lise, presidente dell’Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili.

“Chiediamo, inoltre, che sia contemplata la maternità per le donne professioniste e che la sospensione sia estesa a tutte le attività svolte. Sarebbe importante anche che venisse riconosciuto il congedo di paternità agli uomini, considerando che recentemente è stato reso obbligatorio e prolungato per altre categorie di lavori”, rimarca De Lise.

Sonia Mazzucco, vicepresidente dell’Ugdcec, evidenzia l’importanza di “rispettare e tutelare il “diritto alla vita”, che deve essere esercitato da tutti gli individui indistintamente, come sancito dalla Costituzione, e non solo da coloro che svolgono attività sotto forma di lavoro dipendente. Non solo: crediamo, come Unione, che debba essere esteso anche ai liberi professionisti il concetto di “morte bianca”, perché troppe volte gli impegni lavorativi e le pressioni dettate dalle scadenze ci portano a sottovalutare un problema di salute che apparentemente non sembra grave ma che, purtroppo, in alcuni casi ha risvolti tragici”.