Etichette alimentari: Coldiretti lancia un appello


Il 31 dicembre scadono gli obblighi relativi all’indicazione dell’origine nelle etichette alimentari: Coldiretti chiede al Governo di intervenire

Il 31 dicembre scadono gli obblighi relativi all'indicazione dell'origine nelle etichette alimentari: Coldiretti chiede al Governo di intervenire

Il 31 dicembre prossimo scadranno i decreti ministeriali che avevano introdotto l’obbligo dell’indicazione di origine in etichetta per il grano usato nella pasta e per il riso, del pomodoro per la passata, del latte nelle confezioni di latte uht e nei formaggi, per la carne di maiale nei salumi.

L’etichettatura era stata autorizzata dall’Unione Europea in difformità a quanto accade negli altri Paesi dell’Unione. Per Coldiretti, che è sempre stata in prima fila per ottenere l’obbligo dell’indicazione d’origine delle materie prime alimentari, si tratta di “un passo indietro pericolosissimo rispetto a un percorso di trasparenza che nel corso degli anni ha portato indiscussi benefici ai cittadini consumatori e alle imprese della filiera agroalimentare che hanno puntato sul 100% Made in Italy”.

L’allarme è stato lanciato durante il convegno “La filiera agroalimentare, un traino per la ripartenza del Paese” promosso alla Fiera di Milano assieme a Filiera Italia. «Chiediamo al Governo – ha detto il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini – di intervenire con urgenza per la proroga di tutti i decreti in scadenza. L’Italia, che è leader europeo nella qualità, ha infatti il dovere di fare da apripista nelle politiche alimentari comunitarie poiché, in un momento difficile per l’economia, dobbiamo portare sul mercato il valore aggiunto della tracciabilità con l’obbligo di indicare in etichetta l’origine di tutti gli alimenti, venendo incontro alle richieste dei consumatori italiani ed europei».

Come sottolinea Coldiretti, l’Italia è all’avanguardia per numero e qualità degli obblighi in etichetta. Una storia che iniziò nel 2002, dopo la tragedia della ‘mucca pazza’ che aveva colpito in particolare gli allevamenti d’Oltremanica.

L’obbligo a livello europeo venne esteso l’anno dopo per l’ortofrutta fresca mentre nel 2004 fu la volta delle uova e del miele. Valida in tutta Europa è dal 2005 l’etichettatura dal 2005 per il latte fresco e per la carne di pollo, mentre dal 2008 vige quello per la passata di pomodoro. Sulla spinta italiana, nel 2017 l’obbligatorietà è scattata per i derivati del latte e nel nostro Paese dal 2018 è obbligatorio dichiarare la provenienza del riso e del grano per la pasta.