I falsi miti su come caricare correttamente la batteria del telefono


Witty Power caricabatterie

Caricare correttamente la batteria del telefono: questo è il dilemma. Hai comprato un nuovissimo modello di smartphone super performante e tutto ciò che desideri adesso è che la batteria non si deteriori troppo velocemente com’è successo con il precedente modello.

È colpa delle aziende produttrici che rendono appositamente le batterie poco performanti per farci cambiare in breve tempo modello di cellulare oppure siamo noi che non sappiamo tutto il necessario per una ricarica adeguata?

Cominciamo da tutto ciò che credevamo fosse giusto e, invece, non era altro che una falsa informazione che è diventata una nostra cattiva abitudine.

Svisceriamo insieme alcuni dei falsi miti sulla corretta ricarica degli smartphone:

Scaricare la batteria fino allo 0% fa bene

FALSO. È opportuno che la batteria non scenda al di sotto del 25%. Scaricare ripetutamente la batteria portando la sua tensione vicina a quella limite di sottoscarica provoca un rapido deterioramento degli elettrodi interni.

La batteria di uno smartphone può essere rigenerata

FALSO. Esistono dei modi per evitare che si usuri ulteriormente (ne parleremo nel corso dell’articolo) ma non è possibile curare i danni precedenti.

Lo smartphone scollega autonomamente la batteria

FALSO. La batteria viene scollegata dalla corrente elettrica ma viene mantenuta dallo smartphone alla sua tensione di fine carica di 4.35 Volt.

Ricarica lenta e alle giuste temperature

Utilizzare la ricarica veloce o applicare un carico superiore a 2.400mA provoca un surriscaldamento e uno stress eccessivo delle celle agli ioni di litio.

Di conseguenza, la ricarica ideale per far sì che la batteria del tuo smartphone non si usuri precocemente è una ricarica lenta e controllata.

In questa maniera potrai godere di una batteria performante evitando di ricorrere a continue ricariche giornaliere.

Anche la temperatura gioca un ruolo importante nell’usura della batteria.

Una temperatura fredda abbassa rapidamente la tensione mentre il calore la aumenta. Mantenere gli ioni di litio a una tensione superiore a 4.10V / cella e ad una temperatura elevata favorisce la rapida ossidazione degli elettrodi.

Sebbene non si possa modificare la tensione di ricarica imposta dal produttore sarebbe opportuno evitare di utilizzare il dispositivo durante la fase di carica in modo tale da non incrementare ulteriormente la temperatura della batteria.

È utile caricare solo fino all’80% e non scaricare oltre il 25%?

La strategia di ricarica fino all’80% di carica è corretta in quanto, evitando che la batteria venga caricata fino alla sua massima tensione, se ne allunga notevolmente la vita. La tensione cresce con l’aumentare della percentuale di carica, infatti, all’80% viene applicata una tensione di circa 4.15/4.20V, fino ad arrivare ad un valore di 4.35V quando si trova al 100%. Tuttavia, caricando parzialmente lo smartphone si ha un runtime minore, ed il consumatore che ha una vita frenetica potrebbe risentirne.

La soluzione ottimale per chi volesse avere un dispositivo performante al 100% è quella di scollegare la batteria dalla sua tensione massima consentita nel momento in cui la batteria è carica, limitandone l’esposizione per un periodo di tempo prolungato. Il controllore di fine carica “dovrebbe” scollegare la cella dalla tensione facendo sì che inizi il suo ciclo di scarica. Per questo motivo entra in gioco Witty.

È come rilassare i muscoli dopo un esercizio faticoso.

Scaricare ripetutamente la batteria portando la sua tensione vicina a quella limite di sottoscarica provoca un rapido deterioramento degli elettrodi interni, riducendone la capacità e quindi la durata.

Questo è il motivo per il quale la batteria non andrebbe mai scaricata oltre il 25%. Noti mai che l’iPhone ti avvisa che sei in modalità “riserva” quando la batteria scende sotto il 25%? Oppure che la tua carica è “sufficiente” quando arriva all’80%?

Questo proprio perché iOS è impostato per notificare alla persona quando sarebbe opportuno alimentare e staccare dalla corrente il proprio dispositivo per preservare la qualità della batteria.

Inoltre, effettuare cicli di ricarica parziali consente di prolungare la vita utile della batteria.

Witty Power

Hai provato a caricare lo smartphone in modalità aereo?

Ricaricare il proprio device in modalità aereo, ovvero scollegarlo dalla rete mobile, dal Wi-Fi e dal Bluetooth, farà sì che lo smartphone si ricarichi più velocemente.

Peraltro, il vantaggio è duplice: non solo il telefono in modalità aereo si carica prima, ma risparmia pure l’energia che consumerebbe per mantenere attive tutte le applicazioni che impiegano la connessione dati in background (Facebook, WhatsApp e Instagram davanti a tutte). Non funzionando, evitano che il telefono “sprechi” preziose energie in fase di ricarica.

Inoltre, le radiazioni emanate dagli smartphone lasciati in carica durante le ore di sonno possono provocare incubi, impedirci di addormentarci con facilità e farci svegliare diverse volte ogni notte. Il motivo? Un’alterazione nel sistema di autoregolazione di alcuni processi, come, ad esempio, quello dell’orologio biologico o dei ritmi circadiani.

I dilemmi della ricarica notturna

C’è davvero poco da dire in merito: la ricarica notturna è deleteria per i nostri smartphone perché mantiene la batteria alla massima tensione di ricarica anche dopo aver raggiunto il 100% di alimentazione. Tutto questo rende la batteria meno performante nel tempo e la deteriora più velocemente.

L’ideale sarebbe toglierla dall’alimentazione non appena ha raggiunto l’80% oppure il 100%.

La soluzione, quindi, è impostare una sveglia, svegliarci nel cuore della notte, staccare la spina dalla presa e continuare a dormire?

Sicuramente la nostra salute mentale e il nostro sonno a lungo andare non ringrazierebbero.

“Ma adesso i nuovi dispositivi interrompono automaticamente la ricarica quando è sufficiente”.

In realtà non funziona proprio così.

I moderni smartphone hanno ottimizzato la gestione della carica. Tuttavia, la batteria viene mantenuta alla sua tensione di fine carica di 4.35V anche dopo aver raggiunto il 100%, in modo tale che non si scarichi durante la notte.

È come se dopo aver gonfiato un palloncino lo si continuasse a mantenere in tensione per far sì che non si sgonfi.

Tutte le batterie agli ioni di litio hanno un circuito integrato di protezione (è situato tra i poli della batteria ed il cavo di collegamento alla scheda madre dello smartphone). Questo circuito agisce in due modi: evita sia che il voltaggio superi i 4.4V, valore conservativo rispetto al limite di 4.5V, sia che scenda ad una tensione al di sotto di 3V oltre la quale la batteria può deteriorarsi rapidamente (il limite di sicurezza oltre il quale la batteria non deve più essere scaricata è 2.7V). Infatti, quando si legge 0% di carica sul display, la carica residua della batteria è del 5% circa, questo per evitare che la batteria raggiunga la tensione limite di scarica.

Questo circuito di protezione non gestisce la ricarica della batteria ma disconnette fisicamente la batteria nel caso in cui le tensioni o le correnti escano dai parametri di sicurezza. Dato che la tensione imposta dal circuito di controllo della carica raggiunge tipicamente i 4.35V quando la batteria ha raggiunto il 100%, il circuito di protezione non interverrà in alcun modo, lasciando la batteria connessa sua alla tensione di fine carica.

Come risolvere il problema della ricarica notturna (e non solo)?

La soluzione di cui non credevi di avere bisogno ma di cui non potrai più fare a meno ha un solo nome: Witty Power.

Si tratta di un plug-in 100% Made in Italy sviluppato da ingegneri romani presso La Sapienza di Roma che è in grado di interrompere l’alimentazione quando la batteria dello smartphone è al massimo della carica.

Witty è compatibile con qualsiasi dispositivo portatile ricaricabile via USB di tipo A fino 5V e 4A Max come tablet, smartwatch, headphone, Bluetooth speakers o smartphone. E’ anche compatibile con la QC3 da 9V/2A.

Non c’è alcun vincolo di sistema operativo in quanto è possibile utilizzarlo sia con iOS che con Android.

Compatibile anche con tutti i caricabatterie USB di Reflex digitali e pannelli luce (es. Neewer & Moman).

Inoltre, le dimensioni sono ridotte ed il peso quasi insignificante.

Witty è self powered, dunque non necessita di batterie per funzionare.

Entra in azione sfruttando l’elettricità che scorre tra il caricabatterie ed il device senza causare nessuno spreco elettrico aggiuntivo e si disattiva nel momento dello shut off.

Witty, inoltre, non necessita di alcun tipo di manutenzione e non va incontro ad usura nel corso del tempo. Witty dura per sempre ed è proprio per tutti: infatti, grazie agli adattatori venduti sempre dall’azienda, può essere utilizzato anche con tutti gli alimentatori che dispongono di porta USB di tipo C.

Con Witty, non avrai più bisogno di powerbank o di sostituire la batteria del tuo device, che presso un negozio autorizzato costa in media 60 euro, fino ai 100 euro in caso di tablet.

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La tecnologia di Witty

La tecnologia ASO, completamente Made in Italy, brevettata dalla Witty Srls, è stata sviluppata da un team di ingegneri Elettronici, Meccanici e Gestionali in seguito ad uno studio biennale all’interno dei laboratori dell’Università di Roma “La Sapienza”.

L’ASO è in grado di leggere l’energia richiesta dallo smartphone al caricabatterie e scollegare, grazie ad un interruttore elettromeccanico, la batteria dalla rete elettrica nel momento in cui il fabbisogno energetico del dispositivo in carica è stato soddisfatto. È come scollegare il caricabatterie dalla presa elettrica. Al contrario di tutti i regolatori di carica, l’ASO non legge la tensione o la capacità della batteria ma analizza il flusso di corrente tra il dispositivo in carica ed il caricabatterie.

Scollegando la batteria quando completamente carica si evita che rimanga alla sua tensione di fine carica anche dopo aver raggiunto il 100%, situazione estremamente dannosa per gli elettrodi della cella di litio, permettendo così alla batteria di rilassarsi ad una tensione più confortevole e iniziare il proprio ciclo di scarica.

Vuoi sapere di più su com’è nato Witty e la storia dei suoi founders? Ne abbiamo parlato in un precedente articolo, clicca qui per leggerlo.

I vantaggi per l’ambiente

Witty contribuisce alla compensazione di CO2, investendo parte del fatturato nella piantumazione di alberi nelle zone bisognose del pianeta, grazie alla collaborazione con TreeNation. Ma noi vogliamo essere sostenibili anche nell’imballo e nelle spedizioni al cliente. Infatti, non utilizziamo plastica per spedire i nostri prodotti.

Lo smaltimento del litio è molto costoso: per riciclarne una tonnellata occorrono circa 5000 dollari. Anche a causa della complessità del processo, in Europa viene smaltito solo il 5% delle batterie immesse nel mercato.

Witty riduce il numero di rifiuti di batterie e rallenta l’estrazione del litio che causa ingenti sprechi di acqua.

Grazie all’utilizzo di Witty si consumano meno batterie e ci sarà bisogno di smaltire meno rifiuti speciali. Soprattutto, non si sprecherà più un quantitativo sproporzionato d’acqua: se solo il 10% della popolazione mondiale utilizzasse Witty si potrebbe raggiungere un risparmio annuale di:

  • 144 milioni di batterie;
  • 863 tonnellate di litio;
  • Quasi 2 miliardi di litri d’acqua.

Ma Witty fa molto più di questo: l’azienda, infatti, per ogni dispositivo acquistato pianta un albero nel mondo per contribuire al ripristino della fauna internazionale.

Attualmente “la foresta di Witty” è arrivata a 1000 alberi nel mondo! Tra questi citiamo:

  • Albero Croton Megalocarpus, Tanzania
  • Albero Rhizhothora Mucronata, Madagascar
  • Albero Brugugliera Gymnorrhiza, Madagascar

Insomma, un piccolo dispositivo che in meno di 2 anni sta già facendo grandi cose!

I lettori di Corriere Nazionale possono acquistare Witty con uno sconto del 10%!

Vai su www.wittypower.com e inserisci nel carrello il codice sconto NAZIONALE per usufruire dello sconto.

Per saperne di più su Witty Power segui le pagine ufficiali dell’azienda:

Instagram: @witty_inc

Facebook: @witty.inc