Tumore al seno: trastuzumab deruxtecan frena la malattia


Tumore al seno metastatico HER2+: trastuzumab deruxtecan meglio di trastuzumab emtansine. Rischio di progressione di malattia -72%

Tumore al seno metastatico HER2+: trastuzumab deruxtecan meglio di trastuzumab emtansine. Rischio di progressione di malattia -72%

Al Presidential Symposium dell’ESMO 2021 sono stati presentati i nuovi rivoluzionari risultati dello studio head-to-head di fase 3 DESTINY-Breast03 su trastuzumab deruxtecan, che supportano l’anticorpo monoclonale coniugato di Daiichi Sankyo e AstraZeneca quale nuovo potenziale standard di cura per le pazienti con carcinoma mammario metastatico HER2-positivo precedentemente trattate con trastuzumab e taxano.

Trastuzumab deruxtecan, l’anticorpo monoclonale farmaco-coniugato (ADC) anti-HER2 ha dimostrato una sopravvivenza libera da progressione (PFS) superiore rispetto a trastuzumab emtansine (T-DM1), l’ADC anti-HER2 attualmente approvato per il trattamento di pazienti con carcinoma mammario HER2-positivo non resecabile e/o metastatico precedentemente trattato con trastuzumab e taxano.

In un’analisi ad interim pre-specificata di DESTINY-Breast03, trastuzumab deruxtecan ha dimostrato una riduzione del 72% del rischio di progressione della malattia o di morte rispetto a T-DM1 (hazard ratio [HR] = 0,28; 95% CI: 0,22-0,37; p=7,8×10-22). Dopo 15,5 e 13,9 mesi di follow-up nei bracci di trattamento con trastuzumab deruxtecan e T-DM1 rispettivamente, la PFS mediana per le pazienti trattate con trastuzumab deruxtecan non è stata raggiunta (95% CI: 18,5-NE) rispetto ai 6,8 mesi per T-DM1 (95% CI: 5,6-8,2), come da revisione centrale indipendente in cieco (BICR).

Nell’analisi dell’endpoint secondario chiave della PFS valutata dagli sperimentatori, le pazienti trattate con trastuzumab deruxtecan hanno ottenuto un miglioramento di tre volte e mezza maggiore con una PFS di 25,1 mesi (95% CI: 22,1-NE) rispetto a 7,2 mesi (95% CI: 6,8-8,3) con T-DM1 (HR = 0,26; 95% CI: 0,20-0,35; p=6,5×10-24). Un consistente beneficio in termini di PFS è stato osservato nei sottogruppi chiave di pazienti trattate con trastuzumab deruxtecan, comprese quelle con storia di metastasi cerebrali stabili.

Si è osservata una forte tendenza verso una migliore sopravvivenza globale (OS) per trastuzumab deruxtecan (HR=0,56; 95% CI: 0,36-0,86; p=0,007172), sebbene l’endpoint secondario della sopravvivenza globale (OS) non sia ancora maturo e non statisticamente significativo. Quasi tutte le pazienti trattate con trastuzumab deruxtecan erano vive a un anno, ovvero il 94,1% (95% CI: 90,3-96,4) rispetto all’85,9% (95%) di quelle nel braccio T-DM1 (95% CI: 80,9-89,7).

Nel braccio trastuzumab deruxtecan, Il tasso di risposta obiettiva confermata (ORR) è più che raddoppiato rispetto al braccio T-DM1, con percentuali del 79,7% (n=208; 95% CI: 74,3-84,4) rispetto al 34,2% (n=90; 95% CI: 28,5-40,3). Quarantadue (16,1%) risposte complete (CR) e 166 (63,6%) risposte parziali (PR) sono state osservate nei pazienti trattati con trastuzumab deruxtecan rispetto a 23 (8,7%) CR e 67 (25,5%) PR nei pazienti trattati con T-DM1.

“Le pazienti con carcinoma mammario metastatico HER2-positivo sottoposte a precedenti terapie, tipicamente vanno incontro a una progressione della malattia in meno di un anno, con i trattamenti anti-HER2 attualmente disponibili. – Ha spiegato Javier Cortés, MD, PhD, Capo dell’International Breast Cancer Center (IBCC) di Barcellona. – Il grande e consistente beneficio riscontrato in tutti gli endpoint chiave di efficacia e nei sottogruppi di pazienti che hanno ricevuto trastuzumab deruxtecan in DESTINY-Breast03, sono notevoli e supportano il potenziale di trastuzumab deruxtecan di diventare il nuovo standard di cura per le pazienti precedentemente trattate per il carcinoma mammario metastatico HER2-positivo.”

“Il beneficio osservato è di un’entità mai riscontrata prima nel carcinoma mammario. Non solo cambierà lo standard di cura, ma dimostra l’enorme potenziale di questa classe di farmaci a target molecolare, le cui prospettive appaiono brillanti sia in termini di utilizzo in fase sempre più precoce, sia in termini di sviluppo di nuove molecole all’interno della stessa classe”, ha commentato Giampaolo Bianchini, Responsabile del Gruppo Mammella, IRCCS Ospedale S. Raffaele di Milano, il centro che in Italia ha arruolato il maggior numero di pazienti nello studio Destiny Breast-03.

Nello studio DESTINY-Breast03, il profilo di sicurezza relativamente agli eventi avversi più comuni con trastuzumab deruxtecan è risultato in linea con gli studi clinici precedenti, senza nuovi segnali di sicurezza identificati. Gli eventi avversi più comuni di grado 3 o superiore correlati al trattamento nel braccio di trastuzumab deruxtecan sono stati neutropenia (19,1%), trombocitopenia (7,0%), leucopenia (6,6%), nausea (6,6%), anemia (5,8%), fatigue (5,1%), vomito (1,6%), aumento delle ALT (1,6%), inappetenza (1,2%), aumento delle AST (0,8%), diarrea (0,4%), alopecia (0,4%). Complessivamente, il 10,5% delle pazienti ha avuto una malattia polmonare interstiziale (ILD) confermata o una polmonite correlata al trattamento, come valutato da un comitato di aggiudicazione indipendente. La maggior parte degli eventi ILD (9,7%) era principalmente di basso grado: grado 1 (2,7%) o grado 2 (7,0%), con due eventi di grado 3 (0,8%) riportati. Non si sono verificati eventi di ILD o di polmonite di grado 4 o 5.

“I primi dati di sopravvivenza, che valutano trastuzumab deruxtecan rispetto ad un altro ADC anti-HER2, mostrano che quasi tutte le pazienti trattate con trastuzumab deruxtecan erano vive dopo un anno, ed è un’indicazione positiva del potenziale di questo farmaco di trasformare lo scenario di trattamento del carcinoma metastatico HER2-positivo -.  Ha dichiarato Ken Takeshita, MD, Capo globale del dipartimento Ricerca e Sviluppo di Daiichi Sankyo. – Questi dati di riferimento costituiranno la base delle nostre argomentazioni presso le autorità sanitarie a livello internazionale, affinché le pazienti con carcinoma mammario metastatico HER2-positivo sottoposte a precedenti terapie abbiano la possibilità di avere trastuzumab deruxtecan come opzione di trattamento più efficace.“

“I risultati presentati qui al Congresso ESMO sono rivoluzionari; nel trial DESTINY-Breast03, trastuzumab deruxtecan ha triplicato la sopravvivenza libera da progressione, come hanno valutato dagli investigatori, e ha fornito un tasso di controllo della malattia superiore al 95% rispetto al 77% del T-DM1. – Ha commentato Susan Galbraith, MBBChir, PhD, Vice Presidente Esecutivo del dipartimento di Ricerca e Sviluppo in Oncologia di AstraZeneca. – Inoltre, in questo studio è risultato incoraggiante il profilo di sicurezza, senza alcun evento di malattia polmonare interstiziale di grado 4 o 5. Questi dati senza precedenti rappresentano un potenziale cambiamento di paradigma nel trattamento del carcinoma mammario metastatico HER2-positivo e mostrano il potenziale di trastuzumab deruxtecan di  trasformare  la vita di più pazienti nelle fasi più precoci del trattamento.”

Tutte le pazienti arruolate nello studio DESTINY-Breast03 avevano ricevuto almeno una terapia precedente, incluso trastuzumab (trastuzumab deruxtecan = 99.6%; T-DM1 = 99. 6%), pertuzumab (trastuzumab deruxtecan = 62,1%; T-DM1 = 60,1%), un TKI anti-HER2 (trastuzumab deruxtecan = 16,1%; T-DM1 = 13,7%) o un altro anticorpo o ADC anti-HER2 (trastuzumab deruxtecan = 0,8%; T-DM1 = 1,1%). All’inizio dello studio, il 23,8% delle pazienti nel braccio trastuzumab deruxtecan e il 19,8% delle pazienti nel braccio T-DM1 avevano metastasi cerebrali stabili. Al momento del cut-off dei dati, il 21 maggio 2021, 132 pazienti sono rimaste in trattamento con trastuzumab deruxtecan e 47 pazienti con T-DM1.

DESTINY-Breast03
DESTINY-Breast03 è uno studio registrativo globale di fase 3, head-to-head, randomizzato, in aperto, che valuta la sicurezza e l’efficacia di trastuzumab deruxtecan (5,4 mg/kg) rispetto a T-DM1 in pazienti con carcinoma mammario HER2-positivo non resecabile e/o metastatico precedentemente trattato con trastuzumab e taxano.
L’endpoint primario di efficacia di DESTINY-Breast03 è la sopravvivenza libera da progressione (PFS), definita come tempo dalla randomizzazione alla prima documentazione oggettiva di progressione radiografica della malattia o morte per qualsiasi causa, basata su una revisione centrale indipendente in cieco (BICR). Gli endpoint secondari di efficacia includono la sopravvivenza globale (OS), il tasso di risposta obiettiva (ORR), la durata della risposta (DoR), il beneficio clinico, la PFS basata sulla valutazione dello sperimentatore e la sicurezza. DESTINY-Breast03 ha arruolato 524 pazienti in diversi centri in Asia, Europa, Nord America, Oceania e Sud America. Per ulteriori informazioni sulla sperimentazione, visita ClinicalTrials.gov.

DESTINY-Breast01
DESTINY-Breast01 è uno studio registrativo globale di Fase II, a braccio singolo, in aperto, in due parti, che valuta la sicurezza e l’efficacia di trastuzumab deruxtecan in pazienti con carcinoma mammario HER2-positivo non resecabile e/o metastatico precedentemente trattato con T- DM1. L’endpoint primario dello studio è il tasso di risposta obiettiva (ORR) determinata da una valutazione centrale indipendente. Gli obiettivi secondari comprendono la durata della risposta, il controllo della malattia, il beneficio clinico, la sopravvivenza libera da progressione, la sopravvivenza globale e la sicurezza.